venerdì 16 marzo 2012

Reports & Record


Negli ultimi tempi, quando ricevo i reports  sui consumi  interni  e sull’andamento dell’economia italiana, sono giunto al punto di leggerli con una sorta di  assuefazione  alle  bad news e con un approccio simile a quello di  un giocatore di pocker che spilla le cinque carte servite. Non è che così i dati  cambino, tuttavia è un buon metodo : quando sono buoni – raramente - è una gradita sorpresa; altrimenti – più spesso -  sono preparato in anticipo. Ognuno di noi ha un suo metodo di..  autodifesa.

Oggi è venerdì e chiudo la settimana con due riflessioni sorte dalla lettura dei reports citati. La prima, tanto per cambiare, si riferisce al debito pubblico : è record! A gennaio è cresciuto di 37,9 miliardi che, aggiunti al fabbisogno mensile, circa 4 miliardi, ci porta dritti filati a quota over 1.900.000 miliardi: siamo sull’Everest..e fa freddo! A riscaldarci un po’ ci pensa Bankitalia che (riassumo il comunicato in estrema sintesi) recita: “..riflette principalmente l'accumulo delle disponibilità del Tesoro presso la Banca d'Italia (32,6 miliardi), che sono aumentate come avviene regolarmente in questo periodo dell'anno”. Quindi un record che può essere definito congiunturale. Sarà così, almeno lo speriamo.  E’ indubbio che dopo manovre capestro, clima da austerity, patti e contropatti, trattati di stabilità, credit crunch,  (ci mancava solo l’eliminazione dell’Inter e del Napoli dalla Champions L.) sarebbe stato incoraggiante leggere una notizia diversa,  a prescindere dal periodo di riferimento. Avranno ragione quelli della MMT?

La seconda riguarda i carburanti. La benzina verde viaggia spedita verso i 2 euro/litro, in Svizzera molto meno (sarà per quello che alla frontiera di Como  le code sono interminabili… o per altri motivi?) in Vaticano costa 50 centesimi. Qualcuno ha mai visto un distributore di benzina in P.zza  San Pietro? Se sì, è pregato di segnalarlo con cortese urgenza. Come ben sappiamo, il prezzo dei carburanti in italia è oltremodo gravato dalle accise, ulteriormente aumentate dalla manovra del Governo nel tentativo di recuperare entrate. Attenzione: arriva il report!  A febbraio il consumo dei carburanti è diminuito del 20% (venti percento!). Un crollo! Ora, pur non avendo sottomano  i dati relativi ai valori assoluti del consumo di carburante su base mensile, è facile intuire che una tale diminuzione non può che procurare meno entrate fiscali! Come nel caso della tassa di stazionamento (o possesso) per le barche che ha cagionato un danno, sempre in termini di minori entrate per lo Stato, di circa 120 Mli in poche settimane. Vale la formula: + tasse = + scappatoie  = - consumi  = meno gettito fiscale. Nell'insieme sembra davvero un cortocircuito!

Se queste sono le prime conseguenze, se occorrerà trovare un modo per  realizzare un avanzo primario tale da pagare i ca. 140 Mld di interessi che scadranno nell’anno,  allora sarà bene ..darsi una rapida mossa nella direzione dell’aumento del Pil, magari prendendo esempio dalle misure adottate da Obama negli US tese a favorire il settore manifatturiero, ovvero l’economia reale. (vedi http://romanoperissinotto.blogspot.com/2012/02/usa-un-esempio-da-seguirerapidamente.html )

Domani è sabato, confidiamo nella clemenza del tempo e ..buon weekend!

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