martedì 13 marzo 2012

Molte domande e ..un dubbio


Un ex Presidente della Consob, Montedison e Telecom (mica roba da poco..), Guido Rossi, che mi risulti non sia un attivista no-global,  tantomeno un ingenuo, scrive sulle pagine del Sole24ore a proposito della Grecia: “Il cosiddetto salvataggio, che non elimina tuttavia le dichiarazioni di default, è stato condotto con lo scopo dichiarato di tutelare, nei limiti del possibile, i creditori ben più che i cittadini greci. Creditori che, anche attraverso la speculazione ampiamente adottata con le assicurazioni stipulate sul default greco, mediante quei singolari derivati chiamati credit default swaps, per il momento, pur nei tagli all’ammontare dei crediti, hanno goduto di una sorta di sgangherata par condicio creditorum. E questa, ai danni di una cittadinanza, in pericolo di caduta oltre che economica, di democrazia” E’ doveroso ricordare che l’ammontare dei titoli derivati, per la maggior parte scambiati nei mercati secondari, in una sorta direi illecita attività laterale, ammonta a ca. 787mila miliardi di dollari. Tale valore, difficilmente descrivibile, è di ca. 12 volte più grande del Prodotto interno lordo, Pil, di tutti i Paesi del Mondo, stimato in ca 66mila miliardi. Una bolla pazzesca, destinata prima o poi ad esplodere con effetti drammatici e globali.

Quindi, con una prospettiva più ampia, come farà l’economia reale a sorreggere una montagna di denaro virtuale? Con le attuali stime di crescita in Europa, mentre anche in Cina si inizia ad avvertire qualche segnale di rallentamento, come faranno gli Stati dell' Unione (in particolare quelli più esposti) a rispettare il nuovo Trattato di stabilità? Nel caso dell’Italia, per onorare i debiti occorrerà un avanzo primario che,  ad oggi, appare una …chimera. E allora?

E mentre le Banche dopo aver causato il disastro, drogando i mercati e portando alla perdita di ca. 30 milioni di posti di lavoro nel Mondo,  ricevono comunque un fiume di denaro free lunch, ci si chiede come mai regni un clima di sostanziale sfiducia??
Per quanto riguarda il problema del credito alle imprese ed alle famiglie, la risposta è chiara da parte delle Banche: “ l’incertezza dell’economia reale spinge ad una attenta valutazione del rischio”. Tradotto significa:  è meglio lasciare il denaro nei depositi overnight alla BCE piuttosto che concedere credito alle imprese, soprattutto alle pmi.


A questo punto un dubbio sorge spontaneo:  ma non sarà una strategia per cambiare  un sistema economico  delle micro, piccole e medie imprese  - in particolare nel nostro Paese ne rappresenta l'ossatura - per garantire l’affermazione di pochi poteri forti e concentrazioni delle multinazionali  alle quali le Banche devono tutto e delle quali  sono spesso azionisti?


Chiedete agli artigiani,  ai  piccoli imprenditori, persino ai loro dipendenti cosa pensano dello spread, dei derivati dei cds e così via. :  risponderanno sicuramente in coro “..non mi interessa, non ci  capisco niente, ..devo lavorare!” . Si, devono lavorare: ma fino a quando?

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.