giovedì 1 marzo 2012

Fattore tempo & credito alle Imprese


Leggendo  il rapporto sulla congiuntura economica  americana che la Federal  Reserve pubblica ogni sei settimane apprendiamo che è cresciuta ad un ritmo «tra modesto e moderato» nei primi mesi del 2012.  In particolare il settore manufatturiero e quello immobiliare si sono rafforzati e le assunzioni sono aumentate sebbene di poco. In ogni caso, stiamo parlando di valori percentuali - +2,5% previsto per il 2012 - che riferendosi al precedente dato relativo al IV /2011  (+3%)  sono, data la situazione, tutto sommato lusinghieri e di buon auspicio. A tal proposito, vi invito ad un confronto con le stime della Commissione Europea relative all'economia euopea riportate nel precedente articolo “Crescita & sconforto”. Fate voi i confronti…
Sempre secondo la Banca centrale americana, è interessante sottolineare che particolare solidità  è stata riscontrata anche nel settore automobilistico.  Ah, Marchionne


Ben Bernanke, il Presidente della Fed, ha inoltre ricordato questa mattina come restino alte le preoccupazioni legate ai rischi rappresentati dalla crisi europea, dove rimangono problemi a livello fiscale e finanziario:  come dargli torto! Quindi, pur riconoscendo valido il percorso fino ad oggi compiuto dall’Europa, il Presidente della Fed mostra qualche preoccupazione (dubbio?) in merito al fatto che nel Vecchio Continente si possa fare ricorso solo a misure di austerity per contenere la crisi, avvertendo così  la necessità di dover sostenere la ripresa e la crescita con misure importanti. E’ da notare come Bernanke concluda il suo intervento riferendosi alla politica monetaria che la Fed applicherà, non escludendo, anzi direi,  promettendo una nuova tornata  (sarebbe la terza in pochi mesi)  di interventi a favore dell’intero settore manifatturiero americano, quali stimoli alla ripresa.


Sarebbe ora facile fare dell’ironia spicciola riferendosi alle prime dichiarazioni di alcuni nostri Istituti bancari,  peraltro a volte contraddittorie, seguite alla  immissione dei 530 Mld/€ nel sistema bancario europeo. Ma data la reale e drammatica situazione in cui versano le Imprese e le famiglie italiane, non è il caso. E’ quindi preferibile concludere formulando un auspicio: quello che le Banche italiane prendano consapevolezza del fattore tempo  - poco tempo - che le Imprese, in particolare le Pmi, hanno a disposizione per le loro possibilità di sopravvivenza e di ripresa e possano, le Banche,  cambiare il loro approccio nella concessione del credito  alle Imprese, credito del quale oggi  necessitano come l'aria,  non solo per investire in nuovi progetti - e senza investimenti non si cresce -  ma (ahimè) per esigenze  di circolante:  per far fronte alle scadenze di fine mese, stipendi dei dipendenti inclusi!


Il precedente “free lunch” servito sul piatto dalla BCE non ha avuto, per le Imprese e le famiglie,  il ritorno aspettato : solo il 4% è stato erogato dalle nostre banche: questa volta non sia così!

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