venerdì 2 marzo 2012

Cds: chi vince & chi perde


Non passa giorno che, leggendo le agenzie di stampa dal  mondo finanziario, non mi domandi : cosa si saranno inventati oggi ? Siamo oramai assuefatti, a volte rassegnati, di fronte  ad un mondo volubile, caratterizzato da una grande fantasia degli strumenti, incomprensibili ai più,  da decisioni  prese in autonomia dai softwares che “giocano” con la sorte del mondo. Ciò nonostante, è impossibile restare indifferenti ad alcune notizie. Oggi,  una in particolare riguarda ancora una volta la Grecia – ma non solo -  il debito greco e  la decisione presa  dall’ Isda (International Swaps and Derivates Association) sui “famosi” Cds (credit default swap).

Cosa è successo?  In sintesi: dopo una lunga riunione del comitato determinazioni, la Isda ha deciso che il patto di ristrutturazione del debito che la Grecia ha definito nei giorni scorsi con le Banche creditrici, non rappresenta un credit event, in altre parole un default. Di conseguenza, non scatterà il pagamento delle coperture assicurative, i famosi Cds.

Non è una decisone da poco, per le implicazioni immediate che comporta  e determinerà nel medio/lungo periodo. Chi vince? Guarda un po’ ..le Banche tedesche (e americane) che sono le maggiori detentrici di tali titoli, stimando per loro un risparmio, ovvero un mancato salasso di ca. 3 Mld.

Chi perde? Manco a dirlo: i piccoli risparmiatori! Infatti, la decisione dell’Isda farà scattare sicuramente l’applicazione delle clausole che obbligano tutti i creditori - indifferentemente - ad aderire e ritrovandosi così con un bel mucchietto di carta al posto dei loro soldi,  venendo di fatto a mancare la possibilità di far valere i Cds posseduti.

Ora, la decisione dell’ Isda segnerà, a mio avviso, la fine dei Cds: quale investitore impiegherà il proprio denaro in assicurazioni contro il possibile default di uno Stato sovrano, consapevole che l’assicuratore, dopo la  decisione dell'Isda, non pagherà? E’ la fine di uno strumento finanziario che è stato discusso e criticato da molti.

Non è finita. In questo continuo succedersi di incontri e riunioni più o meno segrete, l’altra notizia è che ieri si è messo insieme  anche un comitato (segreto)  di grandi banche, hedge fund e fondi di investimento, al fine di decidere se la citata ristrutturazione del debito greco faccia scattare o meno anche i derivati. Valutazione importante: non stiamo parlando di …noccioline!  Le conclusioni che saranno prese  avrebbero  effetti non solo sui Cds greci, ma coinvolgerebbero  l'intero mercato obbligazionario e sui detentori di (non svenite) 2.900 miliardi di dollari di Cds sul debito sovrano… nel mondo!

Dove sono le regole? Denaro virtuale, miliardi di euro, dollari che oggi ci sono e domani…chissà?!


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