venerdì 12 ottobre 2012

Accendiamo la speranza


Si chiude una settimana terribile per le Istituzioni. Tra le tante comunicazioni ricevute in questi giorni, quella che rappresenta meglio il grado di degenerazione a cui stiamo assistendo è  La seconda repubblica è peggio della prima.” Furbi, furbastri, mariuoli, faccendieri, ladri, corrotti, ipocriti, intrallazzi, mafiosi. Lo scempio sembra davvero non avere fine. Difficile pensare che tutto ciò non sia solo punta di un iceberg e cosa ci sia da aspettarsi nei prossimi giorni.

A questo punto, siamo preda di due sentimenti. Da una parte il disgusto cresce insieme allo sconforto ed alla voglia di scendere direttamente nelle piazze con il forcone. Dall’altra, la consapevolezza razionale che con i forconi magari infilzi qualcuno, ma alla resa dei conti è ben poca cosa. Occorre andare oltre, ovvero impegnarsi sempre più nel tentativo di cambiare lo stato delle cose attraverso il percorso democratico delle prossime elezioni. La politica è fatta dalle persone prima che dai partiti. Si lavori  allora nella ricerca e nella selezione di nuove figure, oneste e preparate, trasversalmente nella società civile e nel mondo della politica non ancora inquinata dal malaffare degli interessi personali a danno  di quelli collettivi. Agendo in questa direzione, certamente non facile e meno appariscente rispetto ai facili slogan inneggianti ai forconi, potremo basare la creazione della terza repubblica sui solidi pilastri dell’etica, del merito e dello spirito di sacrificio. Sicuramente, una speranza concreta per il futuro del Paese.

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