mercoledì 14 marzo 2012

Formigoni ed empatia


L’ennesima questione di (presunte) tangenti a Palazzo Lombardia e le successive dichiarazioni pubbliche del presidente Formigoni, mi avevano lasciato il dubbio sulla possibile ingenuità del nostro Formiga nella gestione amministrativa della Regione che lo ha portato a non rendersi conto delle presunte – essendo garantista ripeto presunte -  attività parallele di alcuni suoi membri dell’ufficio di presidenza. Ebbene, a giudicare dal video in calce si direbbe proprio di si…

Resto sempre stupito a fronte dei “fuori onda” soprattutto quando riguardano personaggi avvezzi alla scena politica e troppo “navigati” per non essere consapevoli che ci sono  sempre una telecamera e un microfono ..indiscreti e biricchini.  Nella seconda parte del video,  la reazione infastidita alle domande poste dal giornalista misura l’ego dell’uomo, che propone addirittura una similitudine con le conferenze stampa del Presidente US:  si vede già  alla successione del presidente Berlusconi? Di certo, non ne ha la capacità di comunicazione ed empatia!

 Ingenuità, arroganza, stress? Decidete voi….


http://video.corriere.it/battutaccia-formigoni/18a3464c-6d2a-11e1-b7b3-688dd29f4946

1 commento:

  1. Svelato il mistero della tensione Formigoniana: aspettava news ...un'altra indagine...

    Da Corriere.it
    MILANO - C'è un nuovo indagato in consiglio regionale: Angelo Giammario, Pdl, è indagato con l'ipotesi di corruzione e finanziamento illecito ai partiti. L'ufficio del consigliere al ventesimo piano del Pirellone, è stato perquisito per oltre tre ore dai carabinieri del Noe. Secondo quanto emerge dal decreto di perquisizione, sarebbe una tangente da 10mila euro (prima «rata») la prova che incastra il consigliere. A Giammario, in qualità di vicepresidente della commissione Ambiente della Regione Lombardia, sarebbero stati promessi 30mila euro per garantire l'assegnazione di appalti legati al verde pubblico. Oltre all'esponente regionale del Pdl sono stati iscritti nel registro degli indagati altri 4 imprenditori.
    NON SI E' PRESENTATO - L'inchiesta, attualmente coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo, è nata a Monza nel 2009, dove fino a qualche tempo fa lavorava il pm Giordano Baggio, incaricato del caso. Tutto ruota attorno agli appalti legati alla manutenzione del verde pubblico in diversi comuni lombardi. Giammario è anche membro della commissione Sanità in Regione e attualmente riveste il ruolo di delegato del presidente Formigoni alle relazioni con l'Area metropolitana di Milano. Il consigliere del Pdl mercoledì non è stato comunque visto al Pirellone, dove era in corso la seduta della commissione Ambiente e Protezione civile di cui è vicepresidente. Dal 2006 al 2008 Giammario ha ricoperto il ruolo di sottosegretario nella Giunta Formigoni per i rapporti con la città di Milano.
    LE MAZZETTE - I soldi effettivamente pagati come «tangente» sarebbero 15mila euro, di cui 10 mila dati a Giammario e 5mila finiti a un intermediario, Gianmauro Nigretti. Oltre a Nigretti sono indagati gli imprenditori Achille Barocnhelli, amministratore unico della Baronchelli srl, Fulvio Saldini e Nicola Di Rosario vicepresidente Consorzio Stabili Litta. I soldi sarebbero stati pagati in relazione ad appalti sul verde pubblico. I nomi delle persone coinvolte sono indicati nel decreto di perquisizione esibito dai carabinieri del Nucleo Ecologico negli uffici della Regione, dove hanno visitato l'ufficio di Giammario

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