lunedì 26 marzo 2012

Eccellenze, misteri & misfatti


Chiunque abbia avuto a che fare con opere di costruzione o ristrutturazione affidandone il compito ad imprese bergamasche conosce la perizia e la velocità con la quali normalmente vengono realizzate e concluse. Gente operosa quella di Bergamo, di poche parole ed abituata a lavorare sodo. Stupisce quindi che i lavori di realizzazione del nuovo complesso ospedaliero di Bergamo furono affidati ad una impresa di Bari. Non conosco la storia di dell’appalto, pertanto presumo che tutto si sia svolto in maniera corretta. Tuttavia la cosa mi ha incuriosito e dopo alcune ricerche emergono alcuni aspetti singolari. Vediamo i fatti.

L’impresa appaltatrice è la Dec Spa, dei costruttori De Gennaro, coinvolti in una indagine della Procura di Bari sul presunto malaffare di un appalto relativo alla realizzazioni di parcheggi interrati nel capoluogo pugliese. Appalto che sarebbe stato "confezionato ad hoc - scrivono gli inquirenti - sulla evidente necessità di adeguarlo e sostituirlo (il termine utilizzato è stato 'aggiustarlo')". Si potrebbe pensare nulla di così rilevante…siamo abituati a cose ben peggiori e più gravi. Ma non è finita. L’inchiesta prosegue e … "imprenditori, professionisti e dipendenti comunali sono stati arrestati a Bari al termine delle indagini"! Guarda caso, tra i sette indagati posti agli arresti domiciliari vi sono gli imprenditori Daniele e Gerardo De Gennaro, proprietari della Dec, il direttore della ripartizione urbanistica del Comune di Bari, Anna Maria Curcuruto, l'ex direttore dell'ufficio tecnico comunale Vito Nitti, e Gennaro Russo, dirigente delle politiche per lo sviluppo rurale della Regione Puglia. Una bella ammucchiata! Giusto per completare il quadro della miscellanea pubblico/privato occorre rimarcare che Gerardo De Gennaro è ricopre anche il ruolo di Consigliere Regionale del PD, mentre il fratello Daniele è presidente di Federalberghi.

Risaliamo velocemente la penisola ed arriviamo a Milano. Nelle vicende fallimentari dell'istituto San Raffaele di Milano c’è un stretto collegamento con le vicende pugliesi. Questa volta il previsto nuovo ospedale che dovrà (?) essere costruito a Taranto dopo un accordo a suo tempo raggiunto tra Don Verzè con la Regione guidata da Vendola, non c'entra. La Dec Spa è da anni in affari con il San Raffaele, appaltatori di una serie di strutture ospedaliere della Fondazione. Tra gli altri, l’impresa (che fa un servizio simile anche al Gemelli di Roma) ha realizzato per 31 milioni di euro e gestisce il parcheggio interno dell'ospedale di Milano. Ancora parcheggi..

Quindi, negli anni, le due Società hanno  concluso   una  serie  di  d'affari:  sono  girati milioni di euro. Ed ecco la sorpresa : nell'allegato di bilancio della Fondazione San Raffaele si legge che il 29 giugno scorso è stata notificata da "Dec spa un atto di citazione con il quale chiede la condanna della Fondazione a restituire 28,8 milioni di euro che Dec avrebbe immediatamente (?!) pagato alla Fondazione. Data la rilevanza della richiesta - spiegano i contabili della Fondazione San Raffaele- occorre approfondirne la fondatezza". Suona strano… E’ un anomalo caso in cui il fornitore paga il cliente, o il padrone di casa paga l’affitto all’inquilino o l’appaltante prende i soldi dall’appaltatore o….boh!? Ovviamente la Guardia di Finanza sta indagando. E nelle more delle indagine, sul versante adriatico dell’attività della Dec SpA, scopre una contabilità di cassa parallela (da 3 milioni di euro) nella quale avrebbe annotato anche il pagamento di stipendi in nero, camuffati sotto la voce 'fiori', per un valore di 200 mila euro.

Arriviamo a Bergamo ed al nuovo complesso ospedaliero dell’Azienda Riunite alla Trucca. Il nuovo polo dell’eccellenza sanitaria lombarda avrebbe dovuto entrare in servizio da alcuni anni, ma ci sono stati alcuni… ritardi! Ed anche in questo caso sorgono questioni con la Dec spa in relazione alle “migliorie” necessarie per giungere al collaudo richieste dalla commissione tecnica e non ancora realizzate dall’impresa pugliese. Per inciso, le migliorie si riferiscono al fatto che tutto il complesso è stato realizzato su ..una falda acquifera! Vabbè, errore...tecnico! Quindi, con grande impeto, la l’Azienda Riuniti ha deciso di realizzare i lavori da sé, depennando i costi dal computo finale spettante alla Dec Spa. Cosa non da poco, visto che il saldo (oggetto di un contenzioso tra le parti) ammonta a ca 150 milioni di euro. Il direttore generale degli Ospedali riuniti di Bergamo, Carlo Nicora ha ribadito che non intende accertare ora le eventuali responsabilità che rendono necessaria quesa ulteriore opera: si perderebbe tempo prezioso in attesa di pronunciamenti che richiedono molti mesi di approfondimenti. «Ora paghiamo noi - ha detto Nicora - ma siccome esistono tutti gli strumenti per rivalersi sugli eventuali responsabili, assicuro fin da ora che se qualcuno dovrà pagare, pagherà». Tradotto: paghiamo noi cittadini, poi vedremo come, quando e se sarà possibile recuperare i soldi!  Quanto alle polemiche sul costo complessivo del nuovo ospedale, Il direttore generale degli Ospedali riuniti di Bergamo ha ribadito che "sarebbe più corretto" tenere come cifra di partenza i 413 milioni e 900 mila euro, comprendenti anche i 73 milioni e 700 mila euro stanziati successivamente ai 340 milioni e 200 mila euro stabiliti dall'accordo di programma per la realizzazione del nuovo Ospedale. "Solo" 73 Milioni di costi aggiuntivi: che vuoi che sia?


Riassumendo: lavori realizzati in Lombardia, un’impresa pugliese che si aggiudica gli appalti indagata a vari livelli, gli esponenti arrestati, milioni di euro che girano in maniera quantomeno anomala, lavori non eseguiti e contenziosi vari, una struttura ospedaliera costata una follia parcheggiata da mesi per imperizia tecnica, una fondazione gestita con allegria. Tutti ingredienti di una ricetta purtroppo già nota, che lasciano intravedere un altro piatto amaro per Regione Lombardia. L’ennesimo in poche settimane. Difficile non pensare ai 10 consiglieri indagati, ad un Presidente ingenuo che in oltre 15 anni di potere non si è accorto di nulla.

Lo spettacolo in scena a Palazzo Lombardia è deprimente: non volendo fare dell’antipolitica spicciola e sterile, proprio per rispetto di coloro che vivono la gestione della res publica come una missione al servizio dei cittadini, credo sarebbe soltanto il caso di aprire un …nuovo capitolo.







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