mercoledì 28 marzo 2012

Bombassei : Che Guevara in Confindustria


Tipo tosto, il Bombassei. Un rivoluzionario all’interno degli schemi rigidi di designazione per l’elezione del Presidente di Confindustria. Non ricordo che in precedenza ci sia mai stata una sostanziale contestazione al Presidente designato dalla Giunta, ma nemmeno una “vittoria” così risicata nei numeri. Per dirla alla Squinzi “in volata”. In questo caso, più che vittoria al foto finish, credo sarebbe il caso di parlare di designazione sub judice.
Al contrario degli ottimi sistemi frenanti che produce la sua Azienda, la Brembo, Alberto Bombassei accelera prima dell’Assemblea di maggio che  nominerà  ufficialmente il futuro “condottiero” dell’associazione degli industriali. Cosa fa questo combattivo “eretico”? Organizza una riunione con i suoi sostenitori (che gli avevavo garantito 82 voti contro i 93 di Squinzi) e costituisce un movimento – Impresa al centro – con un programma ben preciso di rinnovamento di Confindustria, per evitare che il malessere percepito da molti, in particolare dalle piccole e medie imprese, possa portare altri imprenditori a seguire l’esempio di Marchionne (che ha sempre sostenuto Bombassei) a lasciare.

Il significato del comunicato diffuso da Impresa al centro lascia aperte varie ipotesi di scenari futuri. Allo stato, la richiesta formale rivolta al Presidente designato è quella ovviamente di tenere ben in considerazioni le istanze rappresentate dai sostenitori di Bombassei (magari con una forte presenza nei nomi espressi dal movimento nei posti di vice-presidente?). Una sorta di “governo tecnico” dell’Associazione? Potrebbe essere questa la soluzione soft per la spaccatura che di fatto è sorta con l’esito della votazione in Giunta (ne avevamo parlato nei giorni scorsi ndr). Possibile…

Ma la vicenda della successione della Marcegaglia potrebbe assumere, a mio avviso,  anche aspetti più clamorosi e rivoluzionari: rimettere in discussione la designazione di Squinzi, dato che è compito dell’Assemblea eleggere il nuovo Presidente. Qualora non si arrivi alla prima ipotesi, potrebbe davvero succedere che non sia ratificato il nome di Squinzi, così tutto il processo di designazione ripartirebbe da capo.  Statuto curioso quello di Confindustria, che ho definito “bizantino”: varrebbe davvero la pena di rivederlo.

Qualche tempo fa scrivevo del mio “tifo” per Bombassei. Mi piace il suo programma di rottura con la “vecchia” gestione Marcegaglia. Ora applaudo alla sua iniziativa ed alla  coerenza e determinazione che ha dimostrato nel proseguire con la sua  idea di vero rinnovamento. Cosa succederà lo vedremo nelle prossime settimane: probabilmente si giungerà ad un accordo, non solo sui nomi dei vice presidenti ma anche per le cariche “di peso”, ad iniziare da quella ambita (dalla Emma)  al Sole24ore. Bravo Bombassei: Hasta la victoria !

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