giovedì 5 aprile 2012

Professori ripetenti?


Vediamo se riusciamo a rispondere al quesito posto questa mattina.  Per farlo riassumiamo velocemente l’evoluzione del contesto  economico e finanziario degli ultimi mesi. Con una iniezione di liquidità di oltre 1000 Mld, la Bce di Mario Draghi  si era cambiata d’abito ancora una volta: una  banca centrale sempre meno ortodossa e più aggressiva nella conduzione della politica monetaria. Tale metamorfosi  si riconduceva ai fatti di fine 2011, ovvero alla crisi che aveva raggiunto la fase due bis, cioè quella del settore bancario, dopo la precedente dei debiti sovrani. Fase che, come detto,  ha richiesto l'intervento della Bce per tamponare problemi di mancanza di liquidità ed evitare così insolvenze. Anziché finanziarsi sul mercato a costi improponibili, le banche si sono approvvigionate a costo quasi zero dalla Bce. Il famoso free lunch che avrebbe dovuto essere utilizzato, almeno in parte, a sostenere il credito alle imprese ed alle famiglie (e così non è stato). Tuttavia, in questo modo il debito sovrano italico è ritornato di nuovo appetibile, per le sue qualità di collaterale ben accetto dalla Bce. Inoltre, il grado di attrattiva dei titoli italiani è stato rinforzato dalle garanzie no-default che sono state date in modo esplicito dal Governo Monti.  L'Italia quindi ne è stata la principale beneficiaria, in particolare sui tassi a breve termine oltre che sul finanziamento diretto delle banche.  Risultato : forte calo degli spread sulle brevi scadenze - in linea con il mandato  a termine del Governo Monti – che, in un gioco di fiducia riconquistata,  ha impattato anche marginalmente sugli orizzonti più lunghi. Bravo SuperMario …almeno in questa prima fase.

Ma ricominciano i guai : il differenziale oggi tocca i 371 punti, ovvero torniamo al di sopra di quella soglia di sicurezza che era alla base delle previsioni di crescita (?) stimate all’inizio dell’anno e sulle quali sono poi stati definiti i famosi patti di stabilità tra i Paesi dell’Unione. I giornali internazionali puntano il dito, segnalano l’eventualità di nuovi correttivi (leggi tasse), il Governo italiano smentisce ed i politici sembrano confusi e smarriti nelle loro dichiarazioni. Come era prevedibile (è più volte sostenuto in questa sede)  la liquidità della Bce non è stata la giusta terapia  per la malattia europea , ma un semplice anestetico che ha funzionato  nel breve periodo ma non  risolve i problemi alla radice. Il peccato originale rimane e l’analgesico  non scioglie il problema fondamentale delle crisi di fiducia su debiti sovrani di taglia extra large come quello del Belpaese. Aggiungetevi poi che non sappiamo quanto grave sarà la recessione (o la stagflazione) ed il quadro è completo. Purtroppo non è un’opera d’arte, ma un pasticcio.
 
Arriviamo quindi alla conclusione rispondendo alla domanda posta. Paradossalmente, stando alla situazione, sembra che i nostri “professori” non sappiano …far di conto. Il mix fra austerità di bilancio, aumento delle aliquote fiscali e stagflazione dell’economia  è un cocktail micidiale e potenzialmente  presenta enormi  problematiche per il futuro e scarsissime (ed evidenti)  possibilità di riuscita. Forse distratti da compiti ben più importanti (?), non si accorgono che il debito pubblico deve essere ridotto in conto patrimoniale attraverso una corposa alienazione – privatizzazione - del patrimonio immobiliare dello Sato (valutato ca 500 Mld/€).  Intervenire radicalmente sulla spesa pubblica per ridurre il fabbisogno di uno Stato che costa troppo ai cittadini, porterebbe poi a notevoli benefici sul conto economico. Quindi: meno spesa, meno debito, meno interessi da pagare, meno tasse sulle imprese e sulle famiglie. Conseguenze: più risorse a disposizione, maggiori disponibilità di spesa per i consumi interni (l’export exta-europeo funziona bene, meglio della Germania ..), maggiori opportunità per le pmi, maggiori disponibilità per il welfare. Soprattutto, un rinnovata serenità per i cittadini e le imprese: l’attuale clima di "austerity più tasse" sta portando a manifestazioni tragiche e pericolose per la convivenza civile della Nazione. Se ne prenda atto: il rischio è immenso!

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