mercoledì 23 maggio 2012

La soluzione è il ricambio


Con una sensibilità certamente non comune, Luca Cordero di Montezemolo, Presidente di Italia Futura, risponde oggi con una lettera al Corriere della Sera all’editoriale di Battista che, sabato scorso, lo invitava a dichiarare le sue intenzioni ed i programmi politici del Movimento da lui fondato.


La risposta del Presidente Montezemolo  è chiara,  come lo è  sempre stato il fine dell’Associazione, ovvero quello di  intervenire nel dibattito politico fornendo  analisi e proposte.  Cito testualmente:  “..dare spazio e diritto di tribuna a idee e persone nuove: questo è dal primo giorno e ancora oggi il nostro obiettivo e il cuore della nostra attività Poi aggiunge : In assenza di un progetto credibile che sappia unire tutte le forze riformiste, milioni di italiani e una porzione significativa delle migliori energie del Paese rimarranno senza rappresentanza, dando spazio a populismi demagogici e distruttivi.”


In questa conclusione, Montezemolo avverte puntualmente il  grande pericolo per il Paese. Venendo a mancare le idee ed i contenuti, messi costantemente i secondo piano dall’attuale classe politica rispetto ai miserevoli  “giochini” di palazzo, il rischio di una deriva verso uno sterile populismo è più che evidente. In altre parole, potremmo ritrovarci dopo le elezioni del 2013 in uno scenario completamente inadatto a risolvere i problemi che prostrano il Paese ed affliggono le imprese ed i cittadini. La scadenza delle prossime elezioni rappresenta senza appello l’ultima possibilità, la definitiva uscita di sicurezza e lo start up per un processo di rinnovamento. E’ di tutta evidenza, dati i risultati delle amministrative che hanno visto da una parte un solo vincitore, l’astensione, e dall’altra  sconfitti tutti i partiti (compreso il PD), che la maggioranza degli Italiani ha ben compreso ed ha lanciato un messaggio chiarissimo: i partiti, tutti, hanno fallito! I disagi, a volte gravissimi, a cui sono sottoposti i cittadini e le nostre meravigliose imprese non consentono che i problemi siano risolti con operazioni varie di “pulizie” e/o  “penitenze” , ma con soluzioni adeguate e credibili. Queste possono  solo provenire da coloro i quali hanno vissuto “sul campo” tutti i giorni, quella parte della società civile fatta di persone, imprenditori, professionisti, lavoratori  che, troppo spesso, trova proprio nella burocrazia,  nella politica e  nello  Stato troppo pervasivo il maggior ostacolo al loro lavoro ed alla possibilità di creare ricchezza.


Idee, contenuti , ribaltare il rapporto tra lo Stato ed i cittadini mettendo il primo al servizio dei secondi e non viceversa. Riformare un ordinamento barocco ed inadeguato alle future competizioni internazionali ponendo il merito, la mobilità sociale e  la vera sussidiarietà come principi cardine.   Infine  un grande e sincero amore per il proprio Paese: in questa ottica si propone l’esigenza del nuovo approccio alla gestione della res publica. Oggi tutto questo manca nell’offerta politica  e … ne abbiamo un assoluto bisogno!

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