giovedì 17 maggio 2012

Il vizietto


A leggere la rassegna stampa di questa mattina, se non fosse per la data pubblicata, sembrerebbe di essere tornati ai tempi di Tangentopoli. Non che fossimo impreparati:  le indiscrezioni erano (come al solito) filtrate già da ieri mattina sia da Milano che da Roma.  Tuttavia non può non lasciare indifferenti che nel pieno di una crisi economica, con un governo tecnico, con  disagi sociali pronti a trasformarsi in una aperta e dura contrapposizione con le Istituzione e la pubblica amministrazione (Agenzia delle Entrate in testa), le prime pagine dei giornali, tutte, riportino al solito vizietto

Così leggiamo che Lusi, oltre ad essere schizofrenico, a credersi cioè un nababbo dalle infinite disponibilità  economiche, con nozze faraoniche, vacanze esotiche ed innumerevoli  proprietà immobiliari, sperperava i soldi dei rimborsi elettorali (soldi pubblici) finanziando anche i colleghi di partito, dal rottamatore  Renzi alla Fondazione (?) del suo capo Rutelli. E, stando alle sue dichiarazioni in Senato, non faceva altro che obbedire agli ordini di partito, senza peraltro dimenticarsi di trattenere “qualcosa” per se stesso.

A Milano, mentre chiudono i negozi  per mancanza di consumatori ed il Comune ha bisogno di fare cassa vendendo  i propri assets, (anche in questo caso con procedure che sembrano essere non proprio cristalline), il lavoro non manca …a Palazzo di Giustizia! Si producono avvisi di garanzia a “ritmi da grande industria”, certamente un’eccezione  in un sistema economico fatto da piccole e medie aziende.  Peccato non producano anche ricchezza!  Al contrario, sono indirizzati a coloro i quali se ne sono illecitamente appropriati, la gang Bossi & C.  Altro che “trote”, Renzo Bossi ed il fratello sono squali, certamente rimbambiti e non evoluti, ma famelici:  migliaia di euro al mese prelevati dalle casse del partito, fondi spese per le loro disparate attività ludiche e l’allegra vita ..spericolata! Il tutto, come consuetudine, all’insaputa degli altri vertici di partito, Maroni su tutti. E, stando alle solite indiscrezioni,  altre “belle” novità sono attese a Palazzo Lombardia:  in questo caso  non riguarderebbero  i barbari razziatori, ma personaggi più vicini al divino, alla sfera celestiale…

Infine leggi di Grillo e del consenso crescente che viene attribuito dai sondaggi al suo movimento. Ovvio giungere alla triste e desolante conclusione che non è lui a vincere, ma il sistema viziato che perde. Non ha certamente bisogno di andare nei salotti televisivi (che lo pubblicizzano comunque..) per diffondere il suo “essere contro”: gli basta sedersi sulla riva del fiume ed aspettare che passi il cadavere.

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