giovedì 23 febbraio 2012

Caro Oscar: i partiti? Ci saranno, ... quelli nuovi!


Capita ad un   papà di dover accompagnare  la propria figlia ed un’amica in partenza per Londra all’aeroporto di  Milano (?) Orio al Serio e per evitare code interminabili nelle tangenziali, decidere di percorrere strade alternative ritrovandosi comunque invischiati nel traffico.  Mentre le due ragazze parlano dei loro studi universitari, di costumi di carnevale e ..di tutto e di più, anche per istinto di sopravvivenza accendo la radio. Ascolto su Radio24 il mio amico Oscar Giannino  con la sua rubrica, dove gli interventi sono accompagnati in sottofondo da una canzone  dal titolo “This is the end” che la dice lunga sul suo pensiero riferito all’attuale situazione.  Ho sempre apprezzato Oscar Giannino per la precisione dei sui commenti , per lo spirito liberale che li contraddistingue e per il tono deciso con il quale vengono esposti.

Sono rimasto quindi sorpreso nel percepire la mancanza di una sua ferma opinione sul tema che affrontava questa mattina, ovvero  del futuro  dei  partiti politici allo scadere del mandato Monti. La questione di fondo era : ci saranno ancora? Anche dagli interventi dei suoi ospiti non emerge una c risposta chiara ed univoca. Sicuramente la domanda posta non è facile. Di certo l’esperienza Monti è un duro colpo per tutti gli schieramenti politici che, in ultima istanza, hanno certificato la propria incapacità di gestire la res publica, proprio affidando il bastone del comando ad un “tecnico” non eletto dal popolo. Il fallimento della democrazia, quindi, essendo stato il Presidente della Repubblica (dovremmo dire grazie al cielo?!) a prendere “di petto”  la situazione,  dovendo peraltro riconosce a Berlusconi di aver fatto cosa degna nel rassegnare le dimissioni.

Si spiega così l’attività frenetica di questi giorni da parte di tutti i Leaders dei maggiori schieramenti, da destra a sinistra, ammiccamenti ed incontri cordiali (?) tra persone che fino a poco tempo fa si “scannavano” in diretta tv, non risparmiandosi nell’intento di smontare le tesi contrapposte piuttosto che proporre le proprie soluzioni:  il teatro della politica che ha portato ad una insofferenza generalizzata verso la medesima.  Oggi, al contrario,  tutto sembra quasi innaturale e …forzato dall’esigenza di sostenere un governo che possa prendere decisioni che, a vario titolo e per non scontentare nessuno, non sono stati in grado di prendere negli ultimi vent’anni..per riferirsi solo alla cosiddetta seconda repubblica. Possiamo ben comprendere che è una situazione effimera.

Tornando alla questione posta da Giannino, non credo possa esistere una democrazia senza partiti politici. Quindi riferendomi alle prossimi elezioni, rispondo:  ci saranno. Su questo, caro Oscar, sono più determinato di te! Ma a differenza delle situazioni  precedenti, mi sento di poter affermare che questa volta sta crescendo una sana  voglia di partecipazione da parte della società civile, di personalità di cultura e professionalità,  con la nascita di movimenti popolari, liberali , riformisti e moderati che si stanno organizzando a livello locale e che, se manterranno la loro “genuinità” saranno davvero in grado di proporsi al giudizio degli elettori, ottenendone i favori. In sintesi, saranno nuovi movimenti / partiti che saremo chiamati ad eleggere. ...E gli altri, quelli "vecchi"? ..Vedremo!

1 commento:

  1. Luca Cordero Montezemolo - La Stampa 23/02

    Ultima domanda obbligatoria: vedremo Montezemolo in politica?

    "Faccio con passione il mio lavoro e non ho bisogno di cercare nuove occupazioni. Come del resto la maggior parte delle persone che collaborano con Italia Futura. Abbiamo però tutti a cuore il domani di questo paese. Se in vista del 2013 la politica dovesse mancare l’appuntamento con il rinnovamento che i cittadini pretendono, faremo la nostra parte per evitare una deriva che, questa volta, non lascerebbe più alcuna speranza all’Italia".

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