giovedì 12 luglio 2012

Il teatro e la sostanza


Chicca, la nostra cagnolina, come tutti i jack russel ha un cuore da leone in un corpo piccolo. Accade che, quando incontra altri cani della sua taglia, inizia ad abbaiare e mostrare i denti per fissare  le regole delle gerarchie e del dominio. Spesso capita di incrociare esemplari di taglia superiore ed allora … alza il pelo nel tentativo di sembrare più  grande. A volte il giochetto funziona, più frequentemente l’altro reagisce e, data la differente stazza, Chicca ripiega ed istintivamente rinuncia.

L’atteggiamento del Cavaliere, con la dichiarazione della sua  “nuova” discesa in campo,  assomiglia molto a quello di Chicca. La notizia non mi ha colto sorpreso: ricordo un convegno promosso da Sacconi alcuni mesi fa dove era facilmente leggibile il conflitto interno nei vertici del Pdl, con un Alfano in grande difficoltà,  che mi ha lasciato  la sensazione finale, o meglio la certezza, che il bravo soldatino Angelino non ha le caratteristiche del leader. http://romanoperissinotto.blogspot.it/2012/03/errare-e-umano-ma.html

Poi sono arrivate le amministrative  ed il tracollo del partito si è palesato in tutta la sua totalità accentuando ancora di più i conflitti interni e lo scaricabarile tra i dirigenti.  Il Gran Capo, che avrà pure mille difetti, ma al quale non si può non riconoscere uno straordinario fiuto “animalesco” nel percepire le situazioni e gli umori della gente, lavorando sottotraccia, dapprima spara consapevolmente stupidaggini grossolane sull’euro e sul ritorno alla lira,  poi lascia trapelare critiche pungenti sul suo (ex) delfino, infine si rende ancora disponibile alle (presunte) richieste del popolo moderato e produttore. Alla sua età è davvero un grande sacrificio da parte sua ….

Credo che in molti stiano godendo di questo, in particolare certi giornali e talk show televisivi che hanno visto crollare  in questi mesi tirature e spettatori. Oltre naturalmente i molti esponenti di una sinistra (PD) che “finalmente” possono trovare una ragione alla loro azione politica, ovvero quella che ha contraddistinto gli ultimi venti anni della nostra storia, l’antiberlusconismo, che in effetti …li ha fatti sempre perdere  alle elezioni (con qualche effimera parentesi).

Colpo di teatro da parte di Berlusconi? Credo proprio di si. L’uomo è consapevole di non avere reali possibilità di governare ancora il Paese. Il fallimento della sua promessa rivoluzione liberale del ‘94, con meno Stato, meno spesa e meno tasse, non gli sarà perdonato, nonostante le pubbliche scuse ed i tentativi di ricompattare il popolo dei moderati delusi attorno alla sua pur carismatica figura.

Quel popolo fatto di gente che produce, imprenditori e lavoratori dipendenti,  ha bisogno di uno Stato meno invasivo, di liberalizzazioni vere, di meno burocrazia e di non sentirsi suddito vessato dal fisco, davvero oggi guarda alla sostanza delle proposte e dei contenuti. E non ha più tempo per assistere a commedie già viste.

Onore delle armi a Mr. B, ma il futuro del Paese ha l’obbligo di prescindere da lui.

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