lunedì 3 giugno 2013

la Terza Repubblica parte da #eleggiamociilpresidente

estratto da  www.publicpolicy.it

DIREZIONE PRESIDENZIALISMO 

Il 14 maggio 2013 Guzzetta & Co. hanno depositato in 
Cassazione un progetto di legge costituzionale di 
iniziativa popolare per "l'introduzione dell'elezione 
popolare diretta del capo dello Stato; la fine del 
bicameralismo; un sistema elettorale per la Camera 
uninominale a doppio turno; la riduzione dei membri della 
Camera politica; un referendum obbligatorio che consenta ai 
cittadini di pronunziarsi su questa riforma". 

Basta modificare l'articolo 83 della Costituzione - "Il 
presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento" - così: 
"Il presidente della Repubblica è eletto a suffragio 
universale a maggioranza assoluta dei votanti. Qualora 
nessun candidato abbia conseguito la maggioranza, il 
quattordicesimo giorno successivo si procede al ballottaggio 
tra i due candidati che abbiano conseguito il maggior numero 
di voti". 

La soglia dell'età per essere eletti diventa 35 anni (non 
più 50) e la durata dell'incarico è 4 anni con una sola 
possibilità di rielezione. "Gli atti del presidente della 
Repubblica - si legge ancora - adottati su proposta del 
Primo ministro o dei ministri sono controfirmati dal 
proponente, che se ne assume la responsabilità". 

"Non sono sottoposti a controfirma la nomina e la revoca 
del Primo ministro, l'indizione delle elezioni delle Camere e 
il loro scioglimento, l'indizione dei referendum nei casi previsti 
dalla Costituzione, il rinvio e la promulgazione delle 
leggi, l'emanazione dei decreti-legge e dei decreti 
legislativi delegati, l'invio dei messaggi alle Camere, le 
nomine che sono attribuite al presidente della Repubblica 
dalla Costituzione e quelle per le quali la legge non 
prevede la proposta del Governo". 

LE ALTRE MODIFICHE 
475 deputati (al posto degli attuali 630), eletti "a 
suffragio universale e diretto, con sistema maggioritario 
uninominale". Sono eleggibili a deputati tutti gli elettori 
che nel giorno delle elezioni hanno compiuto i 18 anni (al 
posto degli attuali 25). Il Senato viene eletto invece "in 
forma indiretta" e "assicura la rappresentanza degli enti 
territoriali". Bye bye alle circoscrizioni Estero. 

La durata delle Camere è fissata a 4 anni, uno in meno di 
adesso; il candidato alla presidenza della Repubblica 
risultato non eletto "che abbia ottenuto il maggior numero 
di voti o che abbia partecipato al ballottaggio è membro di 
diritto della Camera". Per quanto riguarda l'opposizione: "I 
regolamenti delle Camere definiscono lo statuto 
dell'opposizione con particolare riferimento all'esercizio 
delle funzioni di controllo e di garanzia". 

La funzione legislativa è esercitata dalla Camera. Per 
quanto riguarda il Senato, secondo la proposta la 
Costituzione prevederà "i casi e i modi" in cui Palazzo 
Madama parteciperà "all'esercizio della funzione 
legislativa". 

"Il Governo della Repubblica - si leggerebbe infine nel 
'nuovo' articolo 92 della Costituzione - è composto del 
Primo ministro e dei ministri, che costituiscono insieme il 
Consiglio dei ministri. Il presidente della Repubblica 
nomina e revoca il Primo ministro e, su proposta di questo, 
nomina e revoca i ministri. Il presidente della Repubblica 
presiede il Consiglio dei ministri". (Public Policy) 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.