mercoledì 2 maggio 2012

Zona Cesarini


Riferendosi al gioco del calcio e facendo una similitudine con la situazione del Paese, possiamo dire che quelli attuali sono come  i minuti della famosa  “zona Cesarini”, così chiamata dal nome di un giocatore che era solito segnare  goals  negli ultimissimi minuti di gioco, quelli appunto extra-time. Il punto è che questa situazione di recupero dura oramai da troppo tempo e l’arbitro – la crisi  - sta per fischiare la fine della partita. Alla luce dei risultati deludenti, Il Presidente della “squadra”, Giorgio Napolitano, dopo varie consultazioni,  ha affidato l’incarico ad un altro allenatore. Va dato merito a quello precedente di essersi dimesso spontaneamente, circostanza non comune, per assecondare i tifosi  (il Paese). Il nuovo tecnico Monti, che  in passato aveva conseguito alcune vittorie in altre categorie e campionati, ha rinnovato lo Staff (ministri), cambiato modulo, ridisegnando  la squadra sull’aspetto difensivo (rigore).  Noi tifosi (cittadini) eravamo tutti – o quasi – fiduciosi: dopo il gioco champagne del suo predecessore (Berlusconi), Monti sembrava avere tutte le caratteristiche per rimettere ordine negli spogliatoi (la Politica) con un modulo di gioco difensivo  fatto di ordine e sacrifici per tutta la squadra. Ottiene alcuni pareggi, riesce dapprima a conquistare alcuni punti (spread), ma le vittorie (tagliare la spesa) non arrivano. Allora cosa fa l’allenatore “nel pallone”? Decide autonomamente di assumere altri “tecnici”, cosa mai vista nel calcio che un allenatore affidi il compito strategico  tattico ad altri! E qui i tifosi non capiscono più nulla,  e la "curva" inizia le contestazioni e rifiuta di andare allo stadio (rivolta fiscale)

Stiamo per perdere la partita?  Non sono in grado di affermarlo con sicurezza ma (temo) solo perché sono un inguaribile ottimista, un fanatico del popolo italico, da sempre convinto che al momento opportuno è capace del colpo d’ala riuscendo sempre a trovare l’uscita di sicurezza. Come per una squadra di calcio che  ottiene  la vittoria in zona Cesarini, i tifosi poi dimenticano i novanta minuti di gioco apatico, esultando solo per l’inaspettata vittoria. Ma è difficile fare goal con giocatori e tecnici riciclati.

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