Riferendosi al gioco del calcio e
facendo una similitudine con la situazione del Paese, possiamo dire che quelli
attuali sono come i minuti della famosa “zona Cesarini”, così chiamata dal nome di un
giocatore che era solito segnare goals negli ultimissimi minuti di gioco, quelli appunto
extra-time. Il punto è che questa situazione di recupero dura oramai da troppo
tempo e l’arbitro – la crisi - sta per
fischiare la fine della partita. Alla luce dei risultati deludenti, Il Presidente
della “squadra”, Giorgio Napolitano, dopo varie consultazioni, ha affidato l’incarico ad un altro allenatore.
Va dato merito a quello precedente di essersi dimesso spontaneamente,
circostanza non comune, per assecondare i tifosi (il Paese). Il nuovo tecnico Monti, che in passato aveva conseguito alcune vittorie in
altre categorie e campionati, ha rinnovato lo Staff (ministri), cambiato modulo,
ridisegnando la squadra sull’aspetto
difensivo (rigore). Noi tifosi
(cittadini) eravamo tutti – o quasi – fiduciosi: dopo il gioco champagne del
suo predecessore (Berlusconi), Monti sembrava avere tutte le caratteristiche
per rimettere ordine negli spogliatoi (la Politica) con un modulo di gioco difensivo
fatto di ordine e sacrifici per tutta la
squadra. Ottiene alcuni pareggi, riesce dapprima a conquistare alcuni punti
(spread), ma le vittorie (tagliare la spesa) non arrivano. Allora cosa fa l’allenatore
“nel pallone”? Decide autonomamente di assumere altri “tecnici”, cosa mai vista
nel calcio che un allenatore affidi il compito strategico tattico ad altri! E qui i tifosi non capiscono
più nulla, e la "curva" inizia le contestazioni e rifiuta di andare allo stadio (rivolta
fiscale)
Stiamo per perdere la partita? Non sono in grado di affermarlo con sicurezza ma (temo) solo perché sono un inguaribile ottimista, un fanatico del popolo italico,
da sempre convinto che al momento opportuno è capace del colpo d’ala
riuscendo sempre a trovare l’uscita di sicurezza. Come per una squadra di
calcio che ottiene la vittoria in zona Cesarini, i tifosi poi
dimenticano i novanta minuti di gioco apatico, esultando solo per l’inaspettata
vittoria. Ma è difficile fare goal con giocatori e tecnici riciclati.
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