Come era prevedibile, il secondo
turno delle Amministrative conferma le
indicazioni emerse due settimane orsono: l’astensione vince. Vince anche Grillo? Non credo,
semmai sono gli “altri” a perdere ed in alcuni casi, vedi Lega e Pdl, la sconfitta è bruciante, probabilmente definitiva.
La Lega riscrive le regole del tennis, antica passione sportiva del
nuovo leader in pectore Maroni, perdendo la partita con i suoi (ex)elettori 7 a
0! Persino nelle proprie roccaforti lombarde, Cantù in primis., dopo anni di
potere incontrastato cade sotto il peso delle proprie responsabilità. Congratulazioni
all’amico Claudio Bizzozero, neo sindaco canturino. A Meda, addirittura, un
destino birichino e beffardo consegna la vittoria al candidato della sinistra
per un solo voto. Tentano di
giustificare la sconfitta imputandola alle note vicende giudiziarie che
coinvolgono il Senatore, l’accanimento investigativo delle ultime settimane,
senza rendersi conto che pagano il loro fallimento, ovvero la mancata
realizzazione della riforma federalista che era alla base della promessa fatta
agli elettori ruspanti oltre venti anni fa.
Destino analogo per il Pdl, anzi
peggiore. Si ritrova senza il “vecchio” Capo, con un Segretario che mai potrà assumere
il ruolo di Leader del partito, per carenze sue personali e più semplicemente perchè il partito …non c’è più! Lo scrivevo alcuni
mesi fa, era bastato assistere ad un convegno per intuire la realtà oggettiva
dei rapporti interni, le tensioni , le divisioni tra le diverse anime che solo
Berlusconi riusciva ad amalgamare grazie all’indubbio carisma personale oltre ad una
certa disponibilità economica… Ed è avvenuto quello che doveva avvenire: gli
elettori liberali, moderati e riformisti sono rimasti a casa non avendo un
referente da votare. In taluni casi, hanno palesamente schiaffeggiato i loro (ex)favoriti votando per un
(ex)comico….
Ieri sera, con alcuni amici esponenti del
Pdl ho fatto due chiacchere al telefono, commentando la loro debalcle, seguiti da
commenti su Twitter che rendono l’idea: ne riporto un paio..
Cosa resta? Molto da fare, ovvero realizzare quella pacifica
rivoluzione promessa, una riforma
liberale dello Stato per renderlo meno pervasivo e rimettere le persone al
centro, liberando le risorse e le potenzialità degli individui e delle imprese.
Ma non saranno i vecchi partiti a costruire il nuovo modello: la società civile reclama a ragione il proprio
ruolo da protagonista e si organizza per un nuovo 14 luglio…
p.s. : non ho fatto volutamente accenni al PD ed alle trionfanti dichiarazioni verbali del suo segretario Bersani, in evidente contrasto con l'espressione del suo viso contratto e teso, immediatamente criticate da molti dei suoi....
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