A leggere la rassegna stampa di
questa mattina, se non fosse per la data pubblicata, sembrerebbe di essere
tornati ai tempi di Tangentopoli. Non che fossimo impreparati: le indiscrezioni erano (come al solito) filtrate
già da ieri mattina sia da Milano che da Roma.
Tuttavia non può non lasciare indifferenti che nel pieno di una crisi economica, con un
governo tecnico, con disagi sociali pronti
a trasformarsi in una aperta e dura contrapposizione con le Istituzione e la pubblica
amministrazione (Agenzia delle Entrate in testa), le prime pagine dei giornali,
tutte, riportino al solito vizietto…
Così leggiamo che Lusi, oltre ad essere schizofrenico, a
credersi cioè un nababbo dalle infinite disponibilità economiche, con nozze faraoniche, vacanze
esotiche ed innumerevoli proprietà
immobiliari, sperperava i soldi dei rimborsi elettorali (soldi pubblici)
finanziando anche i colleghi di partito, dal rottamatore Renzi
alla Fondazione (?) del suo capo Rutelli.
E, stando alle sue dichiarazioni in Senato, non faceva altro che obbedire agli
ordini di partito, senza peraltro dimenticarsi di trattenere “qualcosa” per se
stesso.
A Milano, mentre chiudono i
negozi per mancanza di consumatori ed il
Comune ha bisogno di fare cassa vendendo i propri assets, (anche in questo caso con procedure che sembrano essere non proprio
cristalline), il lavoro non manca …a Palazzo di Giustizia! Si producono
avvisi di garanzia a “ritmi da grande industria”, certamente un’eccezione in un sistema economico fatto da piccole e
medie aziende. Peccato non producano
anche ricchezza! Al contrario, sono indirizzati
a coloro i quali se ne sono illecitamente appropriati, la gang Bossi & C. Altro che “trote”, Renzo Bossi ed il fratello sono squali, certamente rimbambiti e non evoluti, ma
famelici: migliaia di euro al mese
prelevati dalle casse del partito, fondi spese per le loro disparate attività ludiche
e l’allegra vita ..spericolata! Il tutto, come consuetudine, all’insaputa degli
altri vertici di partito, Maroni su
tutti. E, stando alle solite indiscrezioni, altre “belle” novità sono attese a Palazzo
Lombardia: in questo caso non riguarderebbero i barbari razziatori, ma personaggi più vicini
al divino, alla sfera celestiale…
Infine leggi di Grillo e del consenso crescente che viene
attribuito dai sondaggi al suo movimento. Ovvio giungere alla triste e
desolante conclusione che non è lui a vincere, ma il sistema viziato che perde.
Non ha certamente bisogno di andare nei salotti televisivi (che lo pubblicizzano comunque..) per diffondere il suo “essere
contro”: gli basta sedersi sulla riva del fiume ed aspettare che passi il
cadavere.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.