Per le vicende del nostro Paese,
oramai da tempo sono vittima delle ironie di molti amici inglesi che con il
loro humor garbato, per la verità a volte insopportabile ma sempre efficace,
riempiono la mia casella di posta con ogni sorta di messaggi. Non sono, gli
amici inglesi, ovviamente coinvolti da alcuna passione politica per l’Italia,
ma esclusivamente mossi da curiosità e sana goliardia. Per questo mi presto al
gioco, a mia volta “stuzzicandoli” sul loro congenito terrore di commettere
gaffes, sulla loro orribile cucina e sui loro problemi interni,
che non sono pochi. Sapendo poi che risiedo in Lombardia (..per loro Milano), negli ultimi tempi si sono rivolti con
particolare accanimento nei confronti della classe dirigente della mia regione.
Ripassando le ultime vicende lombarde… credo ne abbiano motivo.
Non si è ancora spento il caso Penati, primo esponente dell’opposizione e candidato alla
Presidenza della regione alle ultime elezioni, che scattano gli arresti per il
bresciano Nicoli Cristiani,
esponente del Pdl, quindi della maggioranza.
Più recentemente arriviamo a scoprire il caso Massimo Ponzoni, enfant
prodige dello schieramento berlusconiano in Brianza, che aveva sbalordito
tutti per le preferenze ricevute sempre alle ultime
elezioni. L’arresto di Massimo Ponzoni, ex assessore del Presidente della
Regione sembrava essere l’ultimo colpo. Vale la pena di ricordare (perchè parrebbe riguardare da vicino gli
interessi del grande capo) che
Sergio Pennati , l’amministratore che curava i conti piuttosto
disastrati ed ingarbugliati delle società di Massimo Ponzoni, , in una sua
lettera , definita da lui stesso testamento
a garanzia della propria sopravvivenza,
scriveva : “La stessa Immobiliare Mais ha
pagato varie volte noleggi di barche e vacanze esotiche allo stesso Ponzoni e
al suo capo Formigoni”. Quindi, sembrerebbe che una società di Ponzoni , la
Immobiliare Mais, secondo il suo amministratore avrebbe saldato il conto di
barche e lussuose vacanze al grande Capo. Piuttosto
imbarazzante per il Presidente,
ovviamente se si dimostrasse vero. Formigoni ha infatti poi smentito con decisione, addirittura in più lingue su
…twitter :” Whoever wishes to
delegitimize the political system of the Lombardy Region is deluding himself (Chiunque speri di delegittimare il sistema
politico della Regione Lombardia sta deludendo se stesso)”. Certamente il Presidente non può negare di amare le barche di
lusso avendone peraltro posseduta una, sebbene in comproprietà : per essere uno
dei Memores
Domini, ovvero gli eletti del movimento CL, che hanno fatto voto di povertà
e castità, la cosa suona piuttosto strana.
Ma si sa, la vita è breve e val
pena godersela. Per la castità? ..fatti suoi!
Più recentemente, gli intrecci
con il San Raffaele, centro d’eccellenza della sanità lombarda e nazionale per
il livello di grande capacità e professionalità dei suoi medici, ricercatori e
personale sanitario. Ma anche baricentro di una complessa organizzazione ancora
piuttosto oscura di interessi, sprechi e speculazioni che l’hanno portato
sull’orlo del fallimento, evitato in
extremis grazie all’intervento di un
altro importante operatore privato della sanità lombarda, il Gruppo San Donato
dell’imprenditore Rotelli. Anche nel caso del San Raffaele, le intercettazioni hanno segnalato un fitta relazione di presunti favori pubblici intercorsa tra il
boss Don Verzè e ..il Presidente.
Vedremo come andrà a finire.
Infine, è di ieri la notizia di
una nuova indagine della magistratura per l’ipotesi di reato di corruzione e tangenti : l’indagato è il vicepresidente
del Consiglio regionale lombardo, il leghista Davide Boni. Trattasi in
questo caso di esponente della Lega, all’opposizione nel Parlamento italiano,
ma alleato in Lombardia : insomma, un gran minestrone!
Quindi, hanno forse ragione i
miei amici inglesi che mi scrivono che Mr.President
Formigoni dovrebbe “cinguettare” meno su twitter,
magari fare meno caffè nei suoi spot Formigabar, ed occuparsi più della
gestione e controllo? Mah… di certo
poche sono le alternative: o Formigoni è davvero distratto e poco vigile nei
riguardi dei suoi Collaboratori, quindi incapace, oppure è a conoscenza degli
“altarini” che si svolgevano (svolgono?) nel nuovo grattacielo, con tanto di
eliporto, sede della Regione. Viceversa è solo sfortunato e circondato, purtroppo ed a sua insaputa, da presunti biricchini mariuoli? Vedremo dove
porteranno le vicende. Certamente quattro membri della Presidenza indagati su
cinque..non sono un bel biglietto da visita.
In ogni caso, dato anche
l’avvicinarsi della primavera, non sarebbe ora di dare una bella pulizia alla
nostra amata Lombardia, come suggerisce un vecchio adagio popolare, per presentarla lucida e brillante alla bella stagione?
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