Chiunque
abbia avuto a che fare con opere di costruzione o ristrutturazione affidandone
il compito ad imprese bergamasche conosce la perizia e la velocità con la quali
normalmente vengono realizzate e concluse. Gente operosa quella di Bergamo, di
poche parole ed abituata a lavorare sodo. Stupisce quindi che i lavori di
realizzazione del nuovo complesso ospedaliero di Bergamo furono affidati ad una
impresa di Bari. Non conosco la storia di dell’appalto, pertanto presumo che
tutto si sia svolto in maniera corretta. Tuttavia la cosa mi ha incuriosito e
dopo alcune ricerche emergono alcuni aspetti singolari. Vediamo i fatti.
L’impresa appaltatrice è la
Dec Spa, dei costruttori De Gennaro,
coinvolti in una indagine della Procura di Bari sul presunto malaffare di un
appalto relativo alla realizzazioni di parcheggi interrati nel capoluogo
pugliese. Appalto che sarebbe stato "confezionato ad hoc - scrivono gli inquirenti - sulla evidente necessità di adeguarlo e
sostituirlo (il termine utilizzato è stato 'aggiustarlo')". Si potrebbe pensare nulla di così rilevante…siamo
abituati a cose ben peggiori e più gravi. Ma non è finita. L’inchiesta prosegue
e … "imprenditori, professionisti e dipendenti comunali sono stati arrestati a
Bari al termine delle indagini"! Guarda caso, tra i sette indagati posti agli
arresti domiciliari vi sono gli imprenditori Daniele e Gerardo De Gennaro,
proprietari della Dec, il direttore
della ripartizione urbanistica del Comune di Bari, Anna Maria Curcuruto,
l'ex direttore dell'ufficio tecnico comunale Vito Nitti, e Gennaro
Russo, dirigente delle politiche per lo sviluppo rurale della Regione
Puglia. Una bella ammucchiata! Giusto per completare il quadro della
miscellanea pubblico/privato occorre rimarcare che Gerardo De Gennaro è ricopre
anche il ruolo di Consigliere Regionale
del PD, mentre il fratello Daniele è presidente di Federalberghi.
Risaliamo velocemente la
penisola ed arriviamo a Milano. Nelle vicende fallimentari dell'istituto San Raffaele di Milano c’è un stretto
collegamento con le vicende pugliesi. Questa volta il previsto nuovo ospedale
che dovrà (?) essere costruito a Taranto dopo un accordo a suo tempo raggiunto
tra Don Verzè con la Regione guidata da Vendola, non
c'entra. La Dec Spa è da anni in affari con il San Raffaele, appaltatori
di una serie di strutture ospedaliere della Fondazione. Tra gli altri,
l’impresa (che fa
un servizio simile anche al Gemelli di Roma) ha realizzato per 31 milioni di euro e gestisce il
parcheggio interno dell'ospedale di Milano. Ancora parcheggi..
Quindi, negli anni, le due
Società hanno concluso una serie di d'affari: sono girati milioni di euro. Ed ecco la sorpresa :
nell'allegato di bilancio della Fondazione San Raffaele si legge che il 29 giugno
scorso è stata notificata da "Dec spa un atto di citazione con il
quale chiede la condanna della Fondazione a restituire 28,8 milioni di euro che
Dec avrebbe immediatamente (?!) pagato alla Fondazione. Data la rilevanza della
richiesta - spiegano i contabili della Fondazione San Raffaele- occorre
approfondirne la fondatezza". Suona strano… E’ un anomalo caso in
cui il fornitore paga il cliente, o il padrone di casa paga l’affitto
all’inquilino o l’appaltante prende i soldi dall’appaltatore o….boh!? Ovviamente
la Guardia di Finanza sta indagando. E nelle more delle indagine, sul versante
adriatico dell’attività della Dec SpA, scopre una contabilità di cassa
parallela (da 3 milioni di euro) nella quale avrebbe annotato anche il
pagamento di stipendi in nero, camuffati sotto la voce 'fiori', per un valore
di 200 mila euro.
Arriviamo a Bergamo ed al
nuovo complesso ospedaliero dell’Azienda
Riunite alla Trucca. Il nuovo polo dell’eccellenza sanitaria lombarda
avrebbe dovuto entrare in servizio da alcuni anni, ma ci sono stati
alcuni… ritardi! Ed anche in questo caso sorgono questioni con la Dec spa in
relazione alle “migliorie” necessarie per giungere al collaudo richieste dalla
commissione tecnica e non ancora realizzate dall’impresa pugliese. Per inciso, le
migliorie si riferiscono al fatto che tutto il complesso è stato realizzato su
..una falda acquifera! Vabbè, errore...tecnico! Quindi, con grande impeto, la l’Azienda
Riuniti ha deciso di realizzare i lavori da sé, depennando i costi dal computo
finale spettante alla Dec Spa. Cosa non da poco, visto che il saldo (oggetto di
un contenzioso tra le parti) ammonta a ca 150 milioni di euro. Il direttore
generale degli Ospedali riuniti di Bergamo, Carlo Nicora ha ribadito che non intende accertare ora le eventuali
responsabilità che rendono necessaria quesa ulteriore opera: si perderebbe tempo
prezioso in attesa di pronunciamenti che richiedono molti mesi di
approfondimenti. «Ora paghiamo noi - ha
detto Nicora - ma siccome esistono tutti gli strumenti per rivalersi sugli
eventuali responsabili, assicuro fin da ora che se qualcuno dovrà pagare,
pagherà». Tradotto: paghiamo noi cittadini, poi vedremo come, quando e se
sarà possibile recuperare i soldi! Quanto alle polemiche sul costo complessivo
del nuovo ospedale, Il direttore generale degli Ospedali riuniti di Bergamo ha
ribadito che "sarebbe più corretto" tenere come cifra di partenza i 413 milioni e
900 mila euro, comprendenti anche i 73 milioni e 700 mila euro stanziati
successivamente ai 340 milioni e 200 mila euro stabiliti dall'accordo di
programma per la realizzazione del nuovo Ospedale. "Solo" 73 Milioni di costi aggiuntivi: che vuoi che sia?
Riassumendo: lavori
realizzati in Lombardia, un’impresa pugliese che si aggiudica gli appalti
indagata a vari livelli, gli esponenti arrestati, milioni di euro che girano in
maniera quantomeno anomala, lavori non eseguiti e contenziosi vari, una
struttura ospedaliera costata una follia parcheggiata da mesi per imperizia
tecnica, una fondazione gestita con allegria. Tutti ingredienti di una ricetta
purtroppo già nota, che lasciano intravedere un altro piatto amaro per Regione
Lombardia. L’ennesimo in poche settimane. Difficile non pensare ai 10
consiglieri indagati, ad un Presidente ingenuo che in oltre 15 anni di potere
non si è accorto di nulla.
Lo spettacolo in scena a Palazzo Lombardia è
deprimente: non volendo fare dell’antipolitica spicciola e sterile, proprio per rispetto
di coloro che vivono la gestione della res
publica come una missione al servizio dei cittadini, credo sarebbe soltanto
il caso di aprire un …nuovo capitolo.
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