Tipo tosto, il Bombassei. Un rivoluzionario all’interno degli schemi rigidi di designazione per l’elezione del Presidente di Confindustria. Non
ricordo che in precedenza ci sia mai stata una sostanziale contestazione al
Presidente designato dalla Giunta, ma nemmeno una “vittoria” così risicata nei
numeri. Per dirla alla Squinzi “in volata”. In questo caso, più che vittoria al
foto finish, credo sarebbe il caso di parlare di designazione sub judice.
Al
contrario degli ottimi sistemi frenanti che produce la sua Azienda, la Brembo,
Alberto Bombassei accelera prima dell’Assemblea di maggio che nominerà ufficialmente il futuro “condottiero” dell’associazione
degli industriali. Cosa fa questo combattivo “eretico”? Organizza una riunione
con i suoi sostenitori (che gli avevavo garantito 82 voti contro i 93 di
Squinzi) e costituisce un movimento – Impresa al centro – con un programma ben
preciso di rinnovamento di Confindustria, per evitare che il malessere
percepito da molti, in particolare dalle piccole e medie imprese, possa portare
altri imprenditori a seguire l’esempio di Marchionne (che ha sempre sostenuto
Bombassei) a lasciare.
Il significato del comunicato diffuso da Impresa al centro lascia aperte varie ipotesi di scenari futuri.
Allo stato, la richiesta formale rivolta al Presidente designato è quella ovviamente
di tenere ben in considerazioni le istanze rappresentate dai sostenitori di
Bombassei (magari con una forte presenza nei nomi espressi dal movimento nei
posti di vice-presidente?). Una sorta di “governo tecnico” dell’Associazione?
Potrebbe essere questa la soluzione soft per la spaccatura che di fatto è sorta
con l’esito della votazione in Giunta (ne
avevamo parlato nei giorni scorsi ndr). Possibile…
Ma la vicenda della successione della Marcegaglia potrebbe
assumere, a mio avviso, anche aspetti
più clamorosi e rivoluzionari: rimettere in discussione la designazione di
Squinzi, dato che è compito dell’Assemblea eleggere il nuovo Presidente.
Qualora non si arrivi alla prima ipotesi, potrebbe davvero succedere che non
sia ratificato il nome di Squinzi, così tutto il processo di designazione
ripartirebbe da capo. Statuto curioso
quello di Confindustria, che ho definito “bizantino”: varrebbe davvero la pena
di rivederlo.
Qualche tempo fa scrivevo del mio “tifo” per Bombassei. Mi piace
il suo programma di rottura con la “vecchia” gestione Marcegaglia. Ora applaudo
alla sua iniziativa ed alla coerenza e
determinazione che ha dimostrato nel proseguire con la sua idea di vero
rinnovamento. Cosa succederà lo vedremo nelle prossime settimane: probabilmente
si giungerà ad un accordo, non solo sui nomi dei vice presidenti ma anche per le
cariche “di peso”, ad iniziare da quella ambita (dalla Emma) al Sole24ore.
Bravo Bombassei: Hasta la victoria !
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