Non passa giorno che, leggendo le
agenzie di stampa dal mondo finanziario,
non mi domandi : cosa si saranno inventati oggi ? Siamo oramai assuefatti, a
volte rassegnati, di fronte ad un mondo
volubile, caratterizzato da una grande fantasia degli strumenti, incomprensibili
ai più, da decisioni prese in autonomia dai softwares che “giocano”
con la sorte del mondo. Ciò nonostante, è impossibile restare indifferenti ad
alcune notizie. Oggi, una in particolare
riguarda ancora una volta la Grecia – ma non
solo - il debito greco e la decisione presa dall’ Isda
(International Swaps and Derivates Association) sui “famosi” Cds (credit default swap).
Cosa è successo? In sintesi: dopo una lunga riunione del comitato
determinazioni, la Isda ha deciso che il patto di ristrutturazione del debito
che la Grecia ha definito nei giorni scorsi con le Banche creditrici, non rappresenta
un credit event, in altre parole un
default. Di conseguenza, non scatterà il pagamento delle coperture assicurative,
i famosi Cds.
Non è una decisone da poco, per le
implicazioni immediate che comporta e determinerà
nel medio/lungo periodo. Chi vince? Guarda un po’ ..le Banche tedesche (e americane)
che sono le maggiori detentrici di tali titoli, stimando per loro un risparmio,
ovvero un mancato salasso di ca. 3 Mld.
Chi perde? Manco a dirlo: i piccoli risparmiatori! Infatti, la
decisione dell’Isda farà scattare sicuramente l’applicazione delle clausole che
obbligano tutti i creditori - indifferentemente - ad aderire e ritrovandosi così
con un bel mucchietto di carta al posto dei loro soldi, venendo di fatto a mancare la possibilità di
far valere i Cds posseduti.
Ora, la decisione dell’ Isda segnerà, a
mio avviso, la fine dei Cds: quale investitore impiegherà il proprio denaro in
assicurazioni contro il possibile default di uno Stato sovrano, consapevole che
l’assicuratore, dopo la decisione dell'Isda, non pagherà? E’ la fine di uno strumento
finanziario che è stato discusso e criticato da molti.
Non è finita. In questo continuo
succedersi di incontri e riunioni più o meno segrete, l’altra notizia è che ieri
si è messo insieme anche un comitato (segreto) di grandi banche, hedge fund e fondi di
investimento, al fine di decidere se la citata ristrutturazione del debito
greco faccia scattare o meno anche i derivati.
Valutazione importante: non stiamo parlando di …noccioline! Le conclusioni che saranno prese avrebbero effetti non solo sui Cds greci, ma
coinvolgerebbero l'intero mercato
obbligazionario e sui detentori di (non svenite) 2.900 miliardi di dollari di Cds sul debito sovrano… nel mondo!
Dove sono le regole? Denaro virtuale, miliardi di euro,
dollari che oggi ci sono e domani…chissà?!
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.