Sono in molti a mescolare i guai
della moneta unica europea con un sentimento di astio nei confronti dell’Unione
Europea. Il risultato è un gran minestrone di articoli roboanti sui giornali,
dibattiti televisivi, dichiarazioni di fantaeconomia di uomini politici, molti attempati,
con il solo risultato di accrescere la confusione generale.
Ebbene, il paradosso iniziale
dell’euro, ovvero l’introduzione di una
divisa comune senza una unione
politica e fiscale dei Paesi che la utilizzano, non deve indurre a commettere
errori fatali sull’onda di un “populismo” dilagante, fomentato a dovere da chi
ha come unico fine quello di destabilizzare ulteriormente la già fragile situazione
nazionale: l’antipolitica spicciola non risolve i problemi, li accentua.
Più volte mi sono espresso in tal senso, ma in questi giorni di caldo
afoso che sembra affaticare ancora di più molti cervelli (peraltro non
giovanissimi) giova ribadire che l’uscita dall’euro porterebbe nel brevissimo
termine a conseguenze terribili : basti pensare al costo delle materie prime (idrocarburi
in primis..), ai mutui accesi in euro (che non cesserebbe di esistere, quindi
sorgerebbe un ulteriore problema giuridico nella interpretazione dei contratti
stipulati con le banche erogatrici) ed un ulteriore crollo dei consumi interni.
Nel lungo termine, i numeri del nostro Pil non sarebbero adeguati a competere
in un mercato che, si voglia o no, è globalizzato. A meno di non pensare follemente ad una
autarchia di vecchia e triste memoria.
Al contrario, la soluzione finale
ai problemi dell’euro è una sola: gettare le fondamenta per realizzare gli
Stati Uniti d’Europa. Si ragioni subito in tale
direzione, abbandonando le effimere grida da pollaio, perché il percorso sarà
inevitabilmente lungo, ma sarebbe un primo chiaro segnale ai mercati finanziari:
è l’ora della sobrietà e dell’interesse generale dell’ Europa, quindi di tutti
noi.
Il caldo afoso effetto Scipione non induca a cercare facili
quanto inutili e stravaganti soluzioni…
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.