Sorrido nel leggere un commento alla intervista televisiva di Antonio
Cassano. Il giornalista del Corriere della Sera scrive : ”Una frase destinata a
far rumore che è una pesante caduta di stile di Cassano”. Ed iniziano le danze
con pioggia di critiche ed indignazioni
Associare la parola “stile”
all’Antonio è di per sé impresa ardua. Tuttavia, nel merito dell’espressione
ribadita per ben tre volte dal calciatore pugliese, non riesco a percepire una
precisa intenzione di offendere chicchessia, ma solo l’ingenua ignoranza di un
ragazzo cresciuto in strada che si esprime con il linguaggio della strada. La notorietà
e la ricchezza conseguenti ad un talento naturale nel tirar calci ad una palla,
evidentemente non hanno modificato l’essenza dell'uomo Cassano. Avrebbe potuto usare
altre parole, sostituire “problemi loro”
con “fatti loro”, ed ancora “froci” con “omosessuali” oppure con un
più esterofilo “gay”. Ma Cassano è
così: ignorante ed impulsivo per sua stessa ammissione ed ha sempre ringraziato
il destino di avergli riservato quella passione per il calcio e quel dono che
gli ha consentito di abbandonare Bari vecchia per i quartieri più esclusivi.
Un sincero augurio a Cassano: quello che possa fare tante reti, servire assist ai compagni e distrarci per qualche ora dai problemi. D’altronde
è solo un calciatore, chiediamogli solo
questo…
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