Oggi si “gioca” … Italia vs
Germania
Due squadre in campo, due opposti
modi di interpretare gli schemi tattici. Da una parte la fantasia, l’estro ed
il talento, ma anche un certo disordine organizzativo che ricorda il “gioco” di alcune squadre sudamericane,
Argentina su tutte: un modulo dispendioso di energie e risorse che rischia di
lasciare senza fiato negli ultimi sprazzi della partita. Dall’altra, una
squadra solida, rigorosa nel rispettare gli schemi ed attenta a non sprecare le occasioni,
abituata a giocare insieme da alcuni anni sotto la regia di un allenatore
fedele ai propri sistemi, ortodosso fino al punto di non voler cedere a nessun
tipo di compromesso tattico.
La prima, quella fantasiosa e
dispendiosa, è invece guidata da un nuovo allenatore, chiamato in tutta fretta
a risolvere i precedenti problemi e nel tentativo di dare una organizzazione di gioco ai
talenti individualisti, a fare in modo che le esigenze della squadra siano
prioritarie ed il gioco sia ordinato e fluido. Soprattutto che i giocatori
arrivino ancora “sulle gambe” a fine gara, facendo una partita di calcio e non si
limitino solamente ad esprimere il loro talento tirando calci (anche se
spettacolari) ad una palla.
Chi vincerà? E’ una partita
aperta a diversi pronostici. Sulla carta, la solidità di una la pone come
favorita, ma si sa: la palla è rotonda. Ed è un confronto particolare, inusuale, o meglio, inedito, ovvero non lascia spazio che ad un solo risultato: la vittoria di entrambe
le squadre! Ma come è possibile? Non è previsto nelle regole del calcio che
possano vincere entrambe le squadre: una è condannata a perdere, magari dopo i
calci di rigore e con una delusione ancora più amara.
Nel confronto che si apre oggi in
Europa è necessario che tutte le squadre in lista vincano il trofeo finale, il
più importante, quello che consentirà l’iscrizione del torneo alla storia: gli
Stati Uniti d'Europa. L’integrazione europea, politica e fiscale, è il futuro:
per questo motivo nessun player può perdere.
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