Sir Winston Leonard
Spencer Churchill era
solito dire a proposito dello spirito italiano “perdono le guerre come se
fossero partite di calcio e perdono le partite di calcio come se fossero guerre”.
Molte sono le storielle che si raccontano ancora oggi nell’Isola riferite alla
nostra totale assenza di spirito bellico, compresa quella sull’unica marcia in
dotazione ai nostri carri armati …la retromarcia.
Credo che il grande statista inglese avesse ragione : noi italiani non
siamo (per fortuna) un popolo bellicoso. Il nostro “spirito” durante l’ultima Grande
Guerra è stato egregiamente descritto dal film “Mediterraneo” di Salvatores che vinse anche l’Oscar: la
storia di un manipolo di soldati “invasori” di una isola greca che in breve tempo
si integrano perfettamente con le abitudini e la vita quotidiana degli “occupati”,
dismettendo le divise per i più pratici abiti locali, tanto da sollevare
commenti beffardi una volta recuperati dai soldati inglesi, diventati nel
frattempo alleati.
Loro, gli inglesi, al contrario di noi, subiscono il fascino dell’ animus
pugnandi
: molti ancora oggi sono convinti che la guerra delle Isole
Falkland ridiede allora forza al governo del primo
ministro Margaret Thatcher sollevando un’ondata
di patriottismo.
Noi non siamo così, tuttavia
combattiamo e nei momenti difficili ritroviamo quell’unità e quello spirito
nazionale che, troppo spesso, ci dimentichiamo. Siamo anche inclini ad
autocommiserarci, ad esaltare le nostre debolezze a scapito dei nostri pregi: credo
sia questo (ahimè) uno dei nostri principali difetti al quale dobbiamo porre rimedio.
Poi una domenica di giugno accade che uno
dei simboli delle nostre eccellenze, la Ferrari,
trionfi in un gran premio di Formula Uno a dispetto di ogni previsioni, guidata
da un talento nato in una nazione che ci assomiglia molto. Succede che undici
italiani in mutande e maglia azzurra “strapazzino” la squadra avversaria
(i "guerrieri" inglesi), per 120 minuti e poi riescano finalmente
a vincere ai calci di rigore. E si scatenano i caroselli di auto strombazzanti
e festanti. Lo spirito italiano,
meraviglioso, l’unità che dimostriamo in queste situazioni auspico possano emergere anche in altre, ben più delicate ed
urgenti, della vita nostro Paese.
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