Un intervento di cento miliardi di
euro per sostenere le banche spagnole
che, ancora una volta, dimostra di ottenere risultati effimeri di fronte
alla speculazione finanziaria internazionale. Inutile accusare ancora le banche:
gli investitori fanno il loro mestiere, ovvero speculano e …continueranno a
farlo. Più volte si è discusso in merito all’opportunità di porre regole
precise all’attività delle banche, distinguere tra attività bancaria
tradizionale e attività di investimento, tornare cioè alla precedente
situazione regolata dal Glass Steagall Act del 1933 che impediva loro di
esercitare il duplice ruolo. Fino a quando non si agirà in tal senso, inutile sollevare ancora la questione.
Gli speculatori “aggrediscono” i
più deboli. E’ una legge naturale: i predatori fiutano quale tra le prede è la
più debilitata e facile da assalire, riducendo così le probabilità di un
insuccesso. Molti Stati Europei sono appunto deboli e deperiti, presentano
caratteristiche tali nei loro conti economici e patrimoniali da esercitare un “fascino” morboso nei confronti degli
speculatori, stuzzicando la loro fame insaziabile.
Come fare a difendersi?
Rafforzare il branco, compattare le forze ed, a volte, reagire con atti di forza
muscolare. Chi non ha mai visto un documentario sui bufali africani minacciati
da un branco di leoni? Proteggono i più deboli reagendo agli attacchi dei
felini, che spesso desistono cercandosi altre possibili prede.
Di fronte alla conclamata
minaccia, si compatti anche l’Europa, i cui fondamentali comuni sono migliori di altri, US in primis. Reagisca
con l’unione politica e fiscale dei singoli Partners acquisendo così la forza per sostenere e
respingere gli attacchi dei cacciatori speculatori. Non ceda agli spiriti
nazionalisti di taluni e lo realizzi velocemente: le politiche tampone non servono,
prolungano soltanto l’agonia di una sorte segnata, impedendo la ripresa
economica e la pace sociale.
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