A scherzare con il fuoco, finisci che ti bruci. Chi sta
giocando con il fuoco? Riposta secca: tutti! Immaginiamo che Il fuoco sia la situazione sociale, politica ed economica della vecchia Europa, dove
l’incendio ha tostato per bene dapprima Grecia e Portogallo, sta cuocendo
Spagna ed Italia e si appresta a diffondersi anche in Francia. I giocatori,
manco a dirlo, sono i politici ed i Governi che, in tutta verità, sembrano
davvero non rendersi conto del pericolo.
Il fuoco non ha bisogno di essere descritto, è fonte di
calore, può riscaldare e farci provare sensazioni piacevoli difendendoci dal
freddo, ma può anche distruggere tutto ciò che incontra. Ed è proprio questo il
timore che nasce a fronte dell’incoscienza dei giocatori.
I giocatori… Sarkozy, il capoccione, improvvisamente si
rende conto di essere in campagna elettorale contro l’altro candidato in corsa all’Eliseo,
Hollande, e di non avere molti argomenti per convincere gli elettori a
riconfermarlo. Quindi, cala l’asso della crescita, chiedendo una riforma del
mandato della Bce per consentirgli l’impresa sul modello della Federal
americana. Ovviamente, “culetto” Merkel non ci stà, ed iniziano le scintille.
Nel frattempo, la Spagna continua a bruciare ed il nuovo
governo Rajoy non sa dove attingere l’acqua
per arginare le fiamme. A partire dalla disoccupazione record, alle regione
autonome fortemente indebitate, è tutto un rebus: intanto i titoli spagnoli,
come il Paese, sono sulla graticola dello spread.
Veniamo al Belpaese. L’Europa ci chiede il documento con le stime del fabbisogno di finanza
pubblica per il 2012. Monti tentenna, prende tempo per fare meglio i conti e
non lo consegna. Un inciso: sono diverse settimane che mi chiedo se questo
Governo sa far di conto…mah! Il motivo del ritardo sembra stia nel fatto che si
intravede un tesoretto di ca 11 Mld che aiuterebbe a rispettare (?) i limiti
imposti da Bruxelles. In ogni caso, la Commissione europea lancia qualche
segnale di insofferenza, ed è la prima volta che il prestigio di Monti irrita l’Europa.
Viene però varata la delega
fiscale. Qui, al contrario, fra tante
cose confuse, a partire dal calcolo e
dalla rateizzazione dell’ Imu, abbiamo
una certezza: non è possibile utilizzare i soldi recuperati dalla lotta all’evasione
per ridurre il peso fiscale come a suo tempo promesso. Evidentemente dovranno
servire a coprire le esigenze della spesa pubblica. La spesa pubblica: questa
maledetta che non si riesce a tagliare! I dubbi rimangono…
Sul fronte della politica interna , il fuoco sembra
indomabile. Dai Governatori indagati, Vendola ed Errani, a quelli non indagati
ma che frequentano, a loro insaputa, cattive amicizie, Formigoni: e ci vanno pure in vacanza di gruppo con la
cassa comune ..."io pago il caffè, tu i biglietti aerei e l’affitto della villa ai
Caraibi". Consiglieri regionali che si
dimettono, da Renzo Bossi alla sua tutrice Monica Rizzi. Un probabile futuro
segretario di partito Maroni che è subito contestato al suo primo comizio da
principe ereditario. Intanto, sembra che qualcuno, dati i tempi, ha pensato
bene di investire in oro e diamanti mentre presiede il consesso dei Senatori
nella sua funzione di vice Presidente. Ovviamente beni preziosi acquistati con
i soldi dei rimborsi elettorali, soldi pubblici, che il trio ABC si è affrettato a difendere,
descrivendo scenari apocalittici e dittatoriali delle lobby in caso di loro abolizione, come peraltro
si era pronunciato il Popolo in occasione di un referendum poi sostanzialmente
rinnegato dal Parlamento.
Il fuoco è pericoloso, molto pericoloso e purtroppo ha fatto le sue vittime: imprenditori e
lavoratori che hanno perso la speranza, ma non la dignità. Servirà una nuova stagione per spegnerlo, per
evitare che porti ad una insofferenza così diffusa da scatenare reazioni
sconsiderate. Serve che la società civile si organizzi, che prenda l’estintore
e tolga dalle mani di bambini incoscienti i cerini.
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