Nella sua lunga e
brillante carriera, Chicco Mentana
ha avuto molte occasioni per mettersi in mostra, a prescindere dalla simpatia
che l’uomo suscita. Con quella sua parlata veloce, nel corso del telegiornale che dirige a La7, commentando l’ennesima
notizia di malaffare nella gestione dei rimborsi elettorali ai partiti, il buon
Chicco ci dice che, se si andasse a “grattare” nella contabilità di tutti i
partiti politici italiani, scopriremmo “un
sacco di irregolarità da codice penale”! In pratica, definisce delinquenti
tutti coloro che sono chiamati a gestire la nostra vita di cittadini.
Affermazione grave, forse la lingua veloce di Mentana ieri non era ben
collegata al cervello e andava per la sua strada. Almeno voglio sperarlo, altrimenti,
se così fosse, dobbiamo davvero recitare il mea culpa. Come - penserete -
quelli rubano e la colpa è nostra? In un certo senso, credo di si ..purtroppo.
I partiti politici non sono realtà astratte che si materializzano all’improvviso
ogni cinque anni. I deputati a gestire la res publica, sebbene indicati e
selezionati dai partiti stessi in base ad una legge elettorale quantomeno
anomala, sono comunque il risultato delle nostre decisioni espresse con il
voto. Anche da coloro i quali, credendo di protestare contro il sistema, si
astengono. In ogni caso, non guardiamo indietro, nel senso che l’attuale
situazione è frutto di scelte fatte in passato, ma recepiamo pienamente il
significato che assumono le prossime elezioni del 2013, ovvero l’ultima
spiaggia per il nostro Paese, l’ultima possibilità data la situazione mondiale,
per ripartire. Dobbiamo quindi
responsabilmente valutare, selezionare e decidere in base ovviamente ai
programmi ed ai manifesti, ma
soprattutto capire gli uomini. Abbiamo bisogno di gente seria, onesta e preparata:
il tempo dei mariuoli, degli incapaci e dei dilettanti è davvero finito.
Due considerazioni sulla
notizia di ieri, il caso Lega. Non dobbiamo gioire delle pene di Bossi &
C., soprattutto non dobbiamo giungere a sentenze definitive ad esclusivo appannaggio delle istituzioni preposte. Certo sorprende
sentire il Senatore dichiarare che denuncerà chi ha speso i soldi del partito
per restaurare la sua casa. Salvo poi modificare il tiro con una tardiva
rettifica. Non sorprende Maroni, che sembra “ravanare” nel torbido pro domo
sua. Stia attenta la base leghista alle dichiarazioni ed ai comportamenti dell’
ex ministro: la fuga è la miglior difesa ...sosteneva qualcuno.
Avendo ancora nella mente
le desolanti immagini di alcune interviste a Rutelli sul noto caso Lusi, le dichiarazioni stizzite (ed arroganti)
di Formigoni sui malaffari dei suo consiglieri in Regione Lombardia, quindi le
ultime di Bossi , non posso fare a meno di rimarcare il comune denominatore,
ovvero il “non sapevo nulla” che (pur
rimanendo garantista) pongono molti dubbi sul piano politico e soprattutto sulla
capacità di gestione di questi leaders: non sanno, non gestiscono, sono ingenui e via
così. A mio avviso, certamente non sono
adeguati al ruolo che ricoprono, quindi …facciano ciò che dovrebbero fare:
andarsene!
E noi, cittadini forse
troppo indaffarati ad esprimere il
nostro dissenso, dobbiamo invece impegnarci in
questi mesi ad individuare i migliori
tra coloro che si presenteranno alle prossime elezioni: loro sono “passivi”,
non si auto eleggono : dipende da noi. Prepariamoci!
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