Un altro piccolo passo è stato
fatto. Quando il primo uomo sbarcò sulla luna, disse che si trattava solo di un
“salterello” , ma era un grande balzo in avanti per tutta l’umanità: il sogno più volte
descritto nei secoli si era avverato.
Nella notte, a Bruxelles, le (ovvie)
resistenze iniziali di Olanda e Finlandia - probabilmente “esploratori” dell’armata
tedesca – si sono dissolte sulle proposte avanzate dal nostro Mario Monti. Alla
fine, Madrid “respira” portandosi a casa una prima tranche di 30 Mld di euro
per ricapitalizzare le sue banche ed un anno di proroga per far rientrare nei
parametri il proprio deficit. Altro importante accordo, a mio avviso, è il
ruolo designato per la Bce dell’altro Mario che prevede la possibilità per la
banca centrale di acquistare titoli sovrani quale “tranquillante” per i mercati
finanziari.
Certamente i problemi non sono
finiti nella notte appena trascorsa: il cammino verso gli Stati Uniti d’Europa è
ancora lungo, tortuoso e pieno di
insidie. Tuttavia occorre guardare il bicchiere mezzo pieno, ovvero che
nonostante le attuali marcate differenti mentalità e ragioni, l’Europa non si è
voltata dall’altra parte. Ed ancora, i Paesi più virtuosi si rendono conto che
l’Eurozona non può permettersi di
perdere per strada economie come l’Italia e la Spagna. Il tutto, senza peraltro
che gli stessi vengano commissariati dalla Troika come chiedeva la Merkel.
Ora tocca a noi proseguire nella
direzione dei tagli alla spesa improduttiva, delle liberalizzazioni e
privatizzazioni, senza “se” e senza “ma”, senza cedere agli inevitabili fili
invisibili tramati dagli scontenti di turno e dai moribondi partiti, per
abbassare le tasse e liberare risorse. Avanti tutta: poche chiacchere e ..pedalare!
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