Capita ad un papà di dover accompagnare la propria figlia ed un’amica in partenza per Londra all’aeroporto di Milano (?) Orio al Serio e per evitare code
interminabili nelle tangenziali, decidere di percorrere strade alternative ritrovandosi comunque invischiati nel traffico. Mentre le due ragazze parlano dei loro studi
universitari, di costumi di carnevale e ..di tutto e di più, anche per istinto di
sopravvivenza accendo la radio. Ascolto su Radio24 il mio amico Oscar Giannino con la sua rubrica, dove gli interventi sono
accompagnati in sottofondo da una canzone dal titolo “This is the end” che la dice lunga
sul suo pensiero riferito all’attuale situazione. Ho sempre apprezzato Oscar Giannino per la
precisione dei sui commenti , per lo spirito liberale che li contraddistingue e
per il tono deciso con il quale vengono esposti.
Sono rimasto quindi sorpreso nel
percepire la mancanza di una sua ferma opinione sul tema che
affrontava questa mattina, ovvero del futuro dei partiti politici allo scadere del mandato
Monti. La questione di fondo era : ci saranno ancora? Anche dagli interventi
dei suoi ospiti non emerge una c risposta chiara ed univoca. Sicuramente la domanda posta non è facile. Di certo l’esperienza Monti è
un duro colpo per tutti gli schieramenti politici che, in ultima istanza, hanno
certificato la propria incapacità di gestire la res publica, proprio affidando il bastone del comando ad un “tecnico” non
eletto dal popolo. Il fallimento della
democrazia, quindi, essendo stato il Presidente della Repubblica (dovremmo dire
grazie al cielo?!) a prendere “di petto” la situazione, dovendo peraltro riconosce a Berlusconi di
aver fatto cosa degna nel rassegnare le dimissioni.
Si spiega così l’attività
frenetica di questi giorni da parte di tutti i Leaders dei maggiori
schieramenti, da destra a sinistra, ammiccamenti ed incontri cordiali (?) tra
persone che fino a poco tempo fa si “scannavano” in diretta tv, non
risparmiandosi nell’intento di smontare le tesi contrapposte piuttosto che
proporre le proprie soluzioni: il teatro
della politica che ha portato ad una insofferenza generalizzata verso la
medesima. Oggi, al contrario, tutto sembra quasi innaturale e …forzato dall’esigenza
di sostenere un governo che possa prendere decisioni che, a vario titolo e per
non scontentare nessuno, non sono stati in grado di prendere negli ultimi vent’anni..per
riferirsi solo alla cosiddetta seconda repubblica. Possiamo ben comprendere che
è una situazione effimera.
Tornando alla questione posta da
Giannino, non credo possa esistere una democrazia senza partiti politici. Quindi riferendomi alle prossimi elezioni, rispondo: ci saranno. Su questo, caro Oscar, sono più
determinato di te! Ma a differenza delle situazioni precedenti, mi sento di poter affermare che
questa volta sta crescendo una sana voglia di partecipazione da parte della società civile, di personalità di
cultura e professionalità, con la
nascita di movimenti popolari, liberali , riformisti e moderati che
si stanno organizzando a livello locale e che, se manterranno la loro “genuinità” saranno davvero in grado di
proporsi al giudizio degli elettori, ottenendone i favori. In sintesi, saranno nuovi movimenti / partiti che saremo chiamati ad eleggere. ...E gli altri, quelli "vecchi"? ..Vedremo!
Luca Cordero Montezemolo - La Stampa 23/02
RispondiEliminaUltima domanda obbligatoria: vedremo Montezemolo in politica?
"Faccio con passione il mio lavoro e non ho bisogno di cercare nuove occupazioni. Come del resto la maggior parte delle persone che collaborano con Italia Futura. Abbiamo però tutti a cuore il domani di questo paese. Se in vista del 2013 la politica dovesse mancare l’appuntamento con il rinnovamento che i cittadini pretendono, faremo la nostra parte per evitare una deriva che, questa volta, non lascerebbe più alcuna speranza all’Italia".