E’ arrivato, finalmente è
arrivato. Lo aspettavamo da settimane, smanianti ed ansiosi. Questa notte tutti in coda, con panini e bibite, alcuni, i
più previdenti, con tendina canadese
davanti alla nuova casa del culto, dipinta di bianco con un logo che ricorda il
peccato originale, quella mela simbolo della tentazione…
Evviva quindi il nuovo iPhone,
evviva quel fenomeno che spinge masse di persone al sacrificio di una lunga
attesa, di una nottata “in bianco”, alla pazienza della sopportazione ed anche alla
delusione per l’eventuale mancato acquisto perché, è noto, le prime scorte disponibili si esauriscono in poche ore, forse minuti.
Difficile inquadrare questo fenomeno in un contesto di
crisi, di preoccupazione generale, di evidente sofferenza. Impossibile, anche
se in tanti provano a farlo, capirne l’essenza, afferrare cosa induce alcuni (molti stando a quello che
leggo .. ) ad indebitarsi per possedere l’ultimo modello di ..un telefonino.
Strano “animale” l’essere umano,
ma così è! Allora, turandosi il naso, aggreghiamoci ai fedeli: accidentalmente, da alcuni giorni,
il “vecchio” telefonino di mia figlia sta dando segni di cedimento. Immagino che sia successo anche a molti suoi
coetanei … impazienti di dare una mano ai consumi.
Buon weekend e ... buon shopping
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