Gli amici di Facebook oggi hanno notato che ho
modificato l’immagine del profilo togliendo il pic di #v3rep. In molti stanno inviandomi
messaggi privati chiedendone i motivi e
quale significato vuole assumere, alcuni interpretandolo come una mia personale
presa di distanza. Credo sia opportuno quindi precisare le motivazioni nella sezione
pubblica, in particolare:
1) Sono
e sarò tra i più convinti entusiasti sostenitori di Italia Futura e dei
principi enunciati nel suo manifesto.
2) Dopo
la nascita di V3rep, ho espresso, ritengo sempre con garbo, le mie
personalissime riserve sulle dichiarazioni pubbliche di Andrea Olivero, il quale
ancora oggi auspica scenari di future alleanze con il Partito Democratico,
creando così non pochi imbarazzi tra chi, come il sottoscritto, ha sempre
professato i propri ideali ed è oggetto quotidianamente di richieste di chiarimenti da parte dei simpatizzanti proprio a causa delle inopportune “uscite” di Olivero.
3) Ritengo
che tali ideali non possano trovare collocazione diversa che in un nuovo grande
polo di centro che raggruppi tutti i movimenti
e partiti che oggi sono e si identificano
in Europa nel Partito Popolare Europeo, da sempre alternativo alla
sinistra.
4) Resto
ulteriormente basito nel leggere Olivero che “tale polo avrebbe poco
significato se non alleato con il PD”
5) Gli
avvenimenti di ieri, con il Presidente Monti in visita al PPE e le dichiarazioni
rese da Berlusconi di fronte a tale consesso che ne hanno, nella sostanza, sancito l'uscita di scena, rappresentano un fatto
straordinario che potrebbe, a mio avviso, consentire di ottenere risultati
davvero insperati fino a qualche giorno fa. L’entusiasmo quasi fanciullesco che
si respira in queste ore tra i sostenitori di Italia Futura ne è la prova.
Qualora, come auspico, Mario Monti dovesse decidere di candidarsi a guidare
il Paese, occorre lavorare, con poche settimane a disposizione, per garantire un numero di rappresentanti sufficienti per una maggioranza solida.
Ritengo sia questo un obiettivo
raggiungibile, a patto di non confondere gli elettori con dichiarazioni riferibili esclusivamente ad Olivero. Peraltro, in maniera corretta e
coerente con la loro cultura e tradizione storica, le Acli hanno più volte
ribadito il loro orientamento politico a sinistra. Pur essendo tutti consapevoli che in politica occorre unire e non dividere, risulta difficile capire cosa abbia
indotto il loro Presidente a sottoscrivere il manifesto liberale e riformista promosso da Italia
Futura. Prova ne è che alla manifestazione di Roma dello scorso novembre, la stragrande
maggioranza dei 7000 partecipanti, praticamente quasi tutti i presenti, era
data da sostenitori di Italia Futura.
Quindi viene
da pensare che due possano essere l’ipotesi: Olivero non ha capito nulla della associazione
che presiede, oppure essendo a fine mandato ritiene opportuna una sua futura diversa
collocazione, a prescindere dal ruolo fino ad ora svolto. Mi chiedo allora a cosa possa essere utile. In ogni caso, lo dica chiaramente. Se, al contrario, la sua è una sottile e macchiavellica strategia politica, allo stato incomprensibile a noi comuni mortali liberali e contrapposti ad una sinistra statalista che ha perso l' unica occasione di vero rinnovamento con la sconfitta di Renzi ...per favore: ce la spieghi.
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