Lo spirito italiano
di A. Chesters
<<< Allora, Mr Perissinotto, come è la situazione in Italia?
Sono appena rientrato dalle
vacanze trascorse con mia moglie (Dr.
Sarah E. Todd, la moglie del Sig. Perissinotto è cittadina inglese e lavora
come Cardiologa in una clinica privata italiana) girando per la Grecia,
altro Paese con qualche problema (sorride)
e non sono aggiornatissimo sulle vicende dell’ultimo agosto. Non mi pare però
che sia cambiato molto.
Cioè?
Leggo sui giornali italiani e su
internet delle solite vicende dei vecchi partiti, di riforma della legge elettorale, dello
spread dei nostri titoli di stato rispetto a quelli tedeschi, di un’economia in
sofferenza. Il solito
Sembra dal suo tono che sia rassegnato
Tutt’altro. Sono invece convinto
che il mio Paese abbia tutte le caratteristiche per poter affrontare la
situazione e la capacità di competere a livello globale. Occorre però prendere
atto che il mondo è cambiato con la crisi iniziata nel 2008 e nulla sarà più
come prima. Penso addirittura che l’Italia abbia un grande vantaggio
competitivo rispetto ad altri Paesi, tuttavia scarsamente considerato dalle
attuali politiche economiche. Intendo dire che il nostro sistema produttivo è
costituito da una moltitudine di piccole imprese con grandi potenzialità. Deve
pensare che siamo comunque il secondo Paese manifatturiero in Europa. Un
esempio: anche qui a Londra le nostre firme sono le più ricercate. Basta fare
un giro da Harrods per rendersene conto. L’Italia, grazie anche a questi
marchi, è sinonimo di bello, di saper fare e di cura dei dettagli. Tutti
possono fare una maglietta, ma i particolari di un abito italiano li vedi
subito. E’ così anche per il design d’interni, per le scarpe e per l’alto di
gamma in generale. E per la cucina italiana, oltre al vino naturalmente.
Dove è allora il problema?
Penso che ci siano due Paesi in
uno. Mi spiego: da una parte quello delle imprese e dei lavoratori, dall’altra
quello dell’attuale mondo politico. I primi hanno la percezione della realtà, soffrono
la situazione, in alcuni casi in modo drammatico, ma reagiscono tra molte
difficoltà. Il secondo, vive di contrasti, di parole e clientelismo diffuso.
Aggiunga una pubblica amministrazione burocratica e costosa. Occorre superare
questo dualismo.
In che modo?
Rinnovando la classe politica ed
investendo nella giusta direzione, che sono poi le eccellenze italiane
riconosciute mondo. Il Made in Italy è un supermarchio di assoluto
rilievo. Oltre ad utilizzare al meglio
il nostro territorio favorendo iniziative nel settore turistico. Pensi solo
alle bellezze non valorizzate del sud dell’Italia. Per anni si sono sprecati
soldi per impiantare fabbriche al sud ed i risultati sono evidenti.
Tempo fa abbiamo parlato
dell’interesse di molti suoi connazionali ad acquistare casa in Inghilterra per
avere la residenza con le nuove leggi di Mr. Cameron. Lei mi disse che
approvava l’iniziativa. E’ ancora dello stesso parere?
Si, ricordo. Certamente. Qui la
tassazione sui redditi è attorno al 25%. In Italia ho perso il conto perché
aumenta di giorno in giorno, sia le imposte dirette che indirette. L’iniziativa
di Mr. Cameron mi sembra assolutamente valida per attirare investimenti
stranieri. Vero è che il mercato immobiliare a Londra è sostenuto dagli
italiani in particolare. Sono stupito
che un provvedimento simile non sia adottato anche da noi in Italia. Ho molti
amici inglesi che vorrebbero investire nel mio Paese, ma sono perplessi per
tanti motivi, evidentemente.
Il suo Fondo opera in questo
mercato?
No, non abbiamo competenze
specifiche nel settore immobiliare, di
conseguenza non rientra nei nostri programmi. Stiamo lavorando su di un
progetto, direi piuttosto ambizioso, legato all’ospitalità, al cibo e prodotti
esclusivi. Stiamo investendo trasversalmente in piccole e medie eccellenze.
In Italia?
Non solo, ma al momento non posso
dirle altro.
Allora torniamo alla politica. Nel
2013 ci saranno le elezioni in Italia. Il partito del Sig. Berlusconi è in
crisi come la Lega Nord. Il Partito Democratico sembra avere molti contrasti.
Chi vincerà?
Non ho sotto la scrivania la sfera di cristallo, quindi non posso
risponderle (sorride)
Lei è tra i sostenitori del
partito del Presidente della Ferrari, Mr. Montezemolo, che molti in Italia
sostengono sia una copia di Mr. Berlusconi
Occorre molta chiarezza su questo
punto. Italia Futura (questo è il nome
del partito) è una associazione che è nata nel 2009 su iniziativa di Luca
Cordero di Montezemolo con lo scopo di promuovere una visione della società italiana
basata su principi che ho da sempre condiviso. Cioè quelli di modello liberale,
popolare e moderato che metta al centro l’individuo, che promuova la libera
iniziativa ed una minor presenza dello Stato nella vita dei cittadini. Per
questo motivo ho aderito e sono tra i promotori. Diventerà a breve un movimento
politico, aggregando anche altri nuovi movimenti che si ispirano ai medesimi
principi. Faremo quello che Mr. Berlusconi aveva promesso, ma che non è poi
riuscito a fare.
Quindi una replica?
Lei fa giustamente il suo
mestiere. Le rispondo dicendo che se prima
Forza Italia e poi il Popolo delle libertà (il partito di Silvio
Berlusconi) avessero mantenuto la promessa fatta venti anni fa, non ci
sarebbero state le ragioni per la nascita di Italia Futura. Inoltre Mr.
Montezemolo è uomo che sa far squadra, guardi la Ferrari.
Mr. Montezemolo sarà candidato Premier?
Dovrebbe chiederlo a lui. Se lo
facesse ne sarei felice. Non vedo altre figure in Italia con lo stesso
prestigio e carisma internazionali di cui gode il Presidente della Ferrari.
Grazie Mr. Perissinotto
Piacere mio. Data l’ora di pranzo, Le
propongo per aperitivo un bicchiere di vino Prosecco, una delle tante
eccellenze italiane.
Poi il mio ospite italiano chiama una sua collaboratrice che non vuole
definire segretaria. Entra con un vassoio ed una bottiglia, due bicchieri e
alcuni pezzi di formaggio che riconosco essere il famoso parmigiano italiano. “Lo provi
– mi dice – è parmigiano. Viene prodotto in Italia nella zona colpita dal
terremoto che ha distrutto molte aziende. Sono sicuro che le piace, ma deve
scriverlo così qui lo comprano e aiutano quelle aziende. Poi con il vino
Prosecco è perfetto” >